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 2009  agosto 18 Martedì calendario

Camere a un cent, hotel esaurito per un anno: regalate 1400 notti - VENEZIA – Qualcuno sbagliò ad At­lanta, altro che hacker

Camere a un cent, hotel esaurito per un anno: regalate 1400 notti - VENEZIA – Qualcuno sbagliò ad At­lanta, altro che hacker. E così una cop­pia del New Jersey sarà la prima a poter­si godere un weekend a Venezia al co­sto di un centesimo. Come la loro, ci so­no altre 1400 camere del «Crowne» di Quarto D’Altino (Venezia) prenotate al­la stessa cifra. Due notti in hotel a 4 stel­le in pratica «regalate» ad oltre duemila persone che domenica scorsa, mentre in Italia tutti dormivano, hanno preno­tato le camere online ad una speciale promozione. Arriveranno da Usa, Cana­da, Estonia, Norvegia e Arabia Saudita. L’hotel, che ha 151 stanze, resterà «full» almeno fino a luglio 2010. All’inizio la catena «International ho­tel group» che gestisce il «Crowne», aveva diffuso che i server di Atlanta era­no diventati bersaglio di un hacker, ca­pace di mettere on line una promozio­ne fasulla. Lunedì invece, è arrivata la smentita che è rimbalzata su tutti i me­dia mondiali. Sul sito della Bbc, ad esempio, si può leggere che migliaia di persone avevano prenotato il loro weekend romantico a 25 chilometri da Venezia ad un prezzo ridicolo. Ed era tutto un errore della catena d’alberghi che comprende oltre al «Crowne», l’«Holiday inn» e l’«Express», dislocati in tutto il mondo. All’Associated Press, Monica Smith, manager della Ihg, ha di­chiarato: «Si sarebbe trattato di un erro­re, Ihg si impegna a onorare le prenota­zioni dei clienti a un centesimo». Salvo aggiungere: «Che non sono trasferibi­li». La promozione (quella corretta) pre­vedeva di mettere on line due notti a metà prezzo in alcuni hotel del gruppo. Non certo a 1 cent per notte. Invece qualcuno, nel programmare il server, ha «toppato», dice l’azienda, e adesso le prenotazioni sono a tutti gli effetti va­lide. All’hotel «Crowne» di Quarto D’Al­tino lunedì, appena saputo della nuova versione, hanno tirato un sospiro di sol­lievo. Pensavano di dover rimborsare tutte le camere di tasca loro e avevano passato una settimana incollati alle pol­trone, per far capire alla clientela che c’era un «mistake». L’errore. E visto che l’errore lo hanno fatto al server del­la casa madre, sarà lei a pagare. «Per noi è una bella notizia, abbiamo scon­giurato un acceso illegale al server qui – dice il direttore del «Crowne», Davi­de Bellamoli ”. E poi non toccherà a noi pagare la differenza ma ad Ihg, che ha preso l’impegno». Il «Crowne» ha 151 stanze, che di me­dia prenota a 85 euro. Con 1400 camere prenotate a 1 cent avrebbe perso 120 mila euro, ma con l’hotel pieno per qua­si un anno. Ora non dovranno rimetter­ci. «La prima coppia arriverà dal New Jersey il 4 ottobre, gli ultimi verranno il 31 luglio 2010 – aggiunge Bellamoli – la casa madre ci pagherà la differen­za tra 1 cent e gli 85 euro del prezzo del­le camere. In fondo l’abbiamo presa co­me una sorta di pubblicità globale». Il direttore dell’hotel di Quarto d’Altino, quando circolava ancora la versione del pirata informatico, voleva mettere on line una promozione dal nome «Hac­ker», per fare un regalo almeno a una delle coppie che avevano prenotato a un centesimo, visto che dovevano di­sdire le altre. Adesso non serve più. Martino Galliolo 18 agosto 2009© RIPRODUZIONE RISERVATA