Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

A Saint Tropez è apparsa una nuova coppia: Ivana Trump e Antonio Zequila. L’ex naufrago dell’Isola dei Famosi le ha fatto da cavaliere in Costa Azzurra spassandosela tra party, gite in barca ma anche al supermercato. «Ci conosciamo dal 20 febbraio, dal giorno del suo sessantesimo compleanno. In quel periodo ero a Miami per lavoro e un amico comune mi ha invitato al party che ogni anno lei organizza nella sua favolosa villa di Palm Beach», ha raccontato Zequila, «le ho regato un profumo, Jasmine noire di Bulgari. Oltre a un mazzo di rose rosse. Io sono un gentleman. […] Ci siamo piaciuti all’istante. Comunque io parlo bene l’inglese, sono divertente e sono anche un bell’uomo. ”I’m not so bad”, non sono mica male. […] Se fossi solo bello e vuoto le donne mi butterebbero via dopo una notte. Se hai qualcosa da dare, se sei colto e sai parlare è diverso. Io ho dato 5 esami a Medicina». Sognava di fare il ginecologo. «Quando vivevo ad Amalfi con i miei avevo messo fuori dalla porta una targhetta con su scritto ”Dottor Zequila. Ginecologo. Si riceve dai 18 ai 35. Anni”. Non ho finito gli studi perché il sangue m’impressiona». Che ne è stato dell’imprenditrice Claudia Paoli che ha sposato l’anno scorso in Messico? «Quello è stato un matrimonio fasullo. E’ stato solo un gioco fotografico». E con la Trump? «C’è questa energia pura che ci unisce naturalmente e ci fa stare bene insieme. In questo momento però io sto cercando la donna della mia vita. […] Ivana è una donna di classe, affascinante, e anche divertente. E nonostante sia una celebrità mondiale è rimasta una donna semplice. Sa, io frequento il jet set internazionale. Sono stato a cena con Frank Sinatra e Sharon Stone e le posso assicurare che i più grandi di tutti i tempi sono persone molto umili. Solo le mezze calzette se la tirano». Si candida quindi a prendere il posto di Rossano Rubicondi? «Io non prendo il posto di nessuno. Soprattutto, Antonio Zequila era già qualcuno quando Rubicondi neanche esisteva. […] Io sto tutti i giorni con Ivana e di Rubicondi non parla. […] Io sono il suo presente e spero di diventare il suo futuro. Io non sto con lei perché è potente. A me interessa la sua essenza, non l’apparenza. La sua grandiosità e la sua umiltà ne fanno una donna eccezionale». E com’è una giornata tipo accanto a una miliardaria? «Dormiamo in due stanze diverse. Perché anche se la sera facciamo tardi lei è già operativa alle 9 del mattino: spedisce e riceve fax, ha un impero da mandare avanti, è una business woman. Essendo un Capricorno io ho molto rispetto per il lavoro e la lascio fare. Però io dormo tranquillo, sono in vacanza. Per colazione mangiamo frutta, crackers integrali e il tè che preparo io. La casa di Ivana è proprio sul porto di Saint Tropez quindi a una certa ora usciamo e scegliamo uno dei tanti inviti in una delle magnifiche barche dei suoi amici. Poi pranzo in rada, spiaggia e torniamo a casa. Dove ci prepariamo per la cena». Insomma, una bella vita. «Se fai la bella vita e non hai nessuno al tuo fianco è come vivere in una gabbia dorata. Io sono un uomo fortunato ma per me, al momento, la cosa più importante è avere ancora i miei genitori in vita». Chissà come sono orgogliosi. Lui è uno dei pochi ad aver vista Ivana Trump senza trucco. «Con o senza trucco è una donna bellissima. Ci sono ventenni già sfatte, lei alla sua età è ancora stupenda. E’ un’ex modella, alta, bionda, fisico statuario. E’ stata una sciatrice professionista, ai tempi. Io sono un uomo di mare e, per il momento, nuoto. Però Ivana mi ha promesso che mi insegnerà a sciare e mi porterà con lei ad Aspen, in Colorado». Chissà che gran guardaroba per frequentare Miss Trump…«Per un uomo non è così impegnativo. Basta portarsi dietro un blazer blu, uno smoking e delle belle camicie che ti fanno fare una discreta figura anche in jeans. Poi un paio di scarpe lucide nere per le serate di gala e un paio di camoscio per tutti i giorni». Ivana sa che in Italia è famoso come ”Er Mutanda”? «La pregherei di lasciare usare questo nomignolo a gente come Elena Santarelli, che è quella che l’ha coniato. Se sono dove sono è perché oltre all’”attrezzatura” giusta ha anche altre qualità».

ILARIA BELLANTONI