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 2009  agosto 18 Martedì calendario

Articoli sulla giornata dell’orgoglio mancino. *** Il 13 agosto è la festa di quel 10% del mondo che si appoggia alla mano sinistra Giornata dell’orgoglio mancino Da Obama a Maradona: "Yes we can" di STEFANIA PARMEGGIANI ROMA - Ci volle un giocatore, il più grande di tutti i tempi, per cancellare secoli di pregiudizi

Articoli sulla giornata dell’orgoglio mancino. *** Il 13 agosto è la festa di quel 10% del mondo che si appoggia alla mano sinistra Giornata dell’orgoglio mancino Da Obama a Maradona: "Yes we can" di STEFANIA PARMEGGIANI ROMA - Ci volle un giocatore, il più grande di tutti i tempi, per cancellare secoli di pregiudizi. Era il 22 giugno del 1986, Inghilterra contro Argentina quattro anni dopo la guerra delle Falkland. Diego Armando Maradona realizzò due gol storici, il primo di mano. Fu una doppia vittoria, per gli argentini e per i mancini di tutto il mondo che assistettero increduli a un piccolo capovolgimento linguistico: la tanto vituperata sinistra, chiamata da sempre mano del diavolo, divenne ai mondiali del Messico la "mano de Dios". Una rivalsa per chi si trova a vivere, suo malgrado, in un mondo ostinatamente orientato a destra e che concede un solo strappo alla regola: il 13 agosto, giornata internazionale del mancinismo. Quest’anno l’esclamazione che accompagna la ricorrenza è scontata: "Yes we can". A dettarla il presidente americano Barack Obama che prima di conquistare la Casa Bianca conquistò gli elettori "sinistri". E dire che non era una missione facile: anche il candidato repubblicano John McCain firmava con la mano "sbagliata" eppure su Internet i sostenitori lefthand erano tutti per il democratico afroamericano. Il 13 agosto sarà la festa di quel 10% del mondo, capi di Stato e calciatori compresi, che si appoggia alla sinistra non solo per scrivere, ma anche per saltare o scattare una fotografia, a seconda della gradazione del fenomeno. Nel 1976 l’associazione "Lefthanders International" scelse questa data perché cadeva di venerdì. Come a dire: "Noi mancini pensiamo il mondo alla rovescia, anche per le superstizioni". Uno scarto deciso rispetto al passato, un invito ad abbattere i pregiudizi, almeno quelli linguistici. In inglese right significa destra, ma anche giusto. In francese gauche, cioè mancino, vuole anche dire sgraziato. In spagnolo l’espressione no ser zurdo si usa per "essere intelligente", ma il senso letterario sarebbe "non essere mancino". L’italiano, poi, abbonda di modi di dire non proprio galanti: "tiro mancino", "sei sceso dal letto con il piede sinistro"... Retaggio, secondo i più, di antiche usanze. I romani si erano inventati l’abitudine di porgere la mano destra come segno di fiducia dovendo abbandonare la presa sulla spada. Se dalle parole passiamo ai fatti le cose non fanno che peggiorare. Ci sono mille piccoli gesti, come girare la chiave di casa nella serratura, scrivere con la stilografica, usare le forbici o il ferro da stiro, che diventano più complicati di quanto un destro possa anche solo immaginare. I mancini che non riescono ad abituarsi non hanno altra scelta che mettersi a caccia di negozi specializzati. Come quello aperto da Ned Flanders, il religiosissimo vicino dei Simpson, nel centro commerciale di Springfield. [1] *** 13/8/2009 La rivincita dei mancini Oggi, una giornata interamente dedicata a loro, alla scoperta dei vantaggi e disagi dell’essere «diversi» Penalizzati e contrastati per decenni, oggi il «popolo della mano sinistra» ha finalmente la sua rivincita. Con tanto di giornata internazionale che si celebra oggi in tutto il mondo. L’idea fu lanciata la prima volta nel 1976, con l’obiettivo di trasformare la giornata del 13 agosto in un’occasione per portare sotto gli occhi di tutti i disagi, ma anche i vantaggi, dell’essere mancini. più ricchi, almeno per quanta riguarda i maschi. Vantano fra di loro nomi di assoluto prestigio in ogni campo: da Napoleone ad Obama, da Maradona a Marilyn Monroe. Fra di loro forse il più noto era un genio assoluto: Leonardo da Vinci. Forse per questo sono stati anche oggetto di curiosità. Negli ultimi anni si sono moltiplicati gli studi effettuati per dare risposte a chi nasce mancino, a chi scrive o calcia un pallone con la sinistra. Un esercito di uomini e donne pari al 10% della popolazione (con un’incidenza triplicata negli ultimi decenni) che la scienza non ha mai smesso di studiare. Elaborando teorie spesso originali. Secondo due studi, uno inglese e uno irlandese, i mancini se da piccoli hanno qualche defaillances a scuola, crescendo avranno la loro rivincita. Da adulti, infatti, sono persone più ricche e di successo rispetto ai destri. Un vantaggio che però vale solo per i maschi. I ricercatori dell’università di Bristol e dell’Imperial College di Londra hanno seguito 12 mila bambini, dalla nascita ai 14 anni, scoprendo che i mancini sono ”indietrò, rispetto ai coetanei che usano la mano destra, all’inizio della scuola e nei risultati ottenuti ai test fra gli 11 e i 14 anni. Poi, però, comincia lenta, ma inesorabile la rimonta. Almeno secondo l’altra ricerca, condotta dagli specialisti dell’University College di Dublino, che hanno studiato 18 mila uomini e donne sui 30 anni. Ebbene, i mancini guadagnano circa il 5% in più all’anno, 1.112 sterline extra. A beneficiare di buste paga più pesanti e di un maggior successo sono però solo i maschi. Le donne non hanno alcun vantaggio e anzi, secondo i due studi, guadagnano il 4% in meno rispetto alle coetanee destrimani. «Nascere mancini in un mondo in cui tutti usano la destra, e dunque fatto su misura per loro - commentando i ricercatori - può creare difficoltà all’inizio. Ma una volta che ci si è adattati, si ha una marcia in più e maggiore creatività. Il corpo calloso, l’«autostrada» che aiuta i due emisferi del cervello a comunicare, è più larga negli uomini mancini e questo potrebbe contribuire al loro successo». Ma mancini si nasce o si diventa? A rispondere è uno studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society London B, secondo cui la «laterizzazione», ovvero la preferenza biologica per una direzione o per l’altra, sarebbe conseguenza delle pressioni sociali e non solo dei processi genetici o evolutivi. E dunque all’origine del mancinismo ci sarebbero più probabilmente dalle pressioni dovute alla selezione sociale che i semplici mutamenti evolutivi o genetici. «Da tempo si sa che i due lati del cervello - spiegano gli scienziati - svolgono funzioni differenti: l’emisfero sinistro controlla il linguaggio e quello destro le funzioni visive-spaziali. Gli scienziati hanno stabilito che l’asimmetria del cervello consente di lavorare in modo più efficiente. Una delle conseguenze è la laterizzazione, l’uso preferenziale di un arto o di un occhio, che si trova non solo negli uomini ma nella maggior parte dei vertebrati, pesci compresi. Un’altra ricerca ha invece indagato sul carattere dei mancini, scoprendo che sono più inibiti nei comportamenti rispetto ai destrimani. I volontari coinvolti nello studio, condotto presso l’università Abertay University di Dundee, in Scozia, hanno partecipato ad un test che misurava l’impulsività e l’autocontrollo. Ebbene, i risultati hanno mostrato che le persone mancine erano più soggette agli stati d’ansia, timidezza o imbarazzo nel fare o dire ciò che vogliono realmente. E ancora, secondo uno studio britannico, i mancini hanno un rischio doppio di soffrire di malattie intestinali rispetto ai destrimani. Già precedenti ricerche avevano rilevato curiose associazioni tra i mancini e alcune malattie di origine autoimmune, come l’asma, l’emicrania, il diabete, l’autismo e i disturbi dell’apprendimento. Ora il mancinismo viene associato anche a «infiammazioni intestinali». E la causa potrebbe risiedere in una matrice genetica e o in fattori ambientali che agiscono nell’infanzia o da una combinazione di entrambi i fattori«. Un’altra spiegazione, seppur controversa e non accettata da tutti i ricercatori, chiama in causa la quantità di testosterone a cui vengono esposti i feti nel grembo materno, che influenzerebbe il sistema immunitario e provocherebbe il mancinismo. Ma la scienza è andata oltre. E ha scoperto che non solo gli uomini ma anche i gatti sono mancini. Uno studio irlandese ha infatti osservato che, soprattutto i maschi, preferiscono usare la zampa sinistra per portare a termine alcune attività più complesse, che richiedono particolare agilità, mentre la maggioranza delle femmine si serve della destra, pubblicato sul New Scientist. Due psicologhe della Queen’s University di Belfast. Deborah Wells e Sara Millsopp hanno condotto il loro esperimento su 42 mici domestici: dovevano portare fuori un pezzo di tonno da un barattolo troppo piccolo per infilarci la testa. Fra le 21 femmine, tutte tranne una, in una dozzina di prove diverse, hanno infilato la zampetta destra, mentre 20 dei 21 maschi hanno usato la sinistra. Uno si è rivelato ambidestro. Alle prese con azioni più semplici, invece, i gatti non fanno affidamento su una zampa in particolare ma le usano entrambe, indipendentemente dal sesso. « un pò quello che fanno anche gli esseri umani - spiegano le due ricercatrici - è difficile scrivere in maniera leggibile con la mano "non dominante", ma non c’è nessun problema ad aprire una porta o a compiere altre semplici azioni». A spiegare perchè soprattutto i maschi sono mancini potrebbero essere i livelli di ormoni. Ricerche precedenti hanno collegato l’esposizione prenatale al testosterone all’essere mancini. A simili conclusioni sono giunti alcuni studi su altre specie animali come cani e cavalli. Allo slogan di «Yes we can», l’organizzazione che raccoglie i mancini di tutto il mondo si appresta a vivere la 17/a giornata internazionale dell’orgoglio mancino che dal 1992 si celebra ogni 13 giugno. Il consiglio è quello di celebrare i mancini in modo divertente invitando amici e parenti ad usare la mano sinistra per un giorno, facendo «toccare con mano» le difficoltà di chi non usa la destra. Solo in Inghilterra saranno circa 20 gli eventi organizzati in occasione della giornata internazionale dei mancini, tra cui gare sportive tra destri e mancini, giochi da fare solo con la mano sinistra e serate a tema nei pub dove provare a stappare le bottiglie con il cavatappi per mancini. Inoltre, sul sito dei «lefthanders» si possono trovare tanti poster che spiegano le più comuni difficoltà che i mancini devono affrontare per fare le più comuni attività domestiche. [2] *** GIORNATA DEI MANCINI, DA LEONARDO A OBAMA GENIO E PREGIUDIZI ROMA - Sono severi con se stessi ma anche più ricchi, almeno per quanta riguarda i maschi. Vantano fra di loro nomi di assoluto prestigio in ogni campo: da Napoleone ad Obama, da Maradona a Marilyn Monroe. Fra di loro forse il più noto era un genio assoluto: Leonardo da Vinci. Ma forse per questo, pur essendo ben il 10% della popolazione mondiale, sono stati anche oggetto di curiosità e studio. Negli ultimi anni sono molti gli studi effettuati per dare risposte a chi nasce mancino, a chi scrive o calcia un pallone con la sinistra. Il 13 agosto si festeggia la giornata del loro "orgoglio" contro il pregiudizio che li ha spesso accompagnati. Il consiglio è quello di celebrare i mancini in modo divertente invitando amici e parenti ad usare la mano sinistra per un giorno, facendo ’toccare con mano’ le difficoltà di chi non usa la destra. Un team di scienziati dell’università di Oxford due anni fa ha identificato il primo gene che sembra aumentare le probabilità di nascere mancino. LRRTM1, questo il nome del gene che determinerebbe quali parti del cervello controllano determinate funzioni, come le emozioni ed il discorso, potrebbe anche rendere leggermente più probabile la possibilità di sviluppare malattie mentali come la schizofrenia. L’essere mancini avrebbe dei riflessi anche sul carattere. A sostenerlo è uno studio pubblicato nel 2008 sulla rivista Personality and Individual Differences secondo cui la mano con cui scriviamo sembra influenzare anche i nostri comportamenti, o perlomeno le differenze mentali alla base del mancinismo potrebbero avere un peso anche sul nostro agire. I mancini sono più inibiti dei destrimani e quando devono fare una cosa tendono ad essere incerti, vacillare, forse perché troppo severi con loro stessi hanno paura di commettere errori e sono molto condizionati dalle critiche al loro operato. Secondo questa ricerca, quindi, i destrimani sarebbero più impulsivi, meno ’complessati’ e meno proni all’ansia. Da uno studio pubblicato dall’Institute of Fiscal Studies emerge che i maschi mancini guadagnano di più. Su base oraria, i loro compensi in media sono fino al 4,5% - 5% superiori rispetto a quelli dei loro omologhi destri, il che si traduce in circa 1.610 euro in più all’anno ed in oltre 75.000 euro in più nell’arco di una vita. Lo studio ha messo a confronto gli stipendi di 18.000 uomini e donne di età compresa fra i 30 e i 40 anni, fra mancini e destri. Lo stesso dato però non vale per le donne mancine, che al contrario guadagnano generalmente fino al 4% in meno dei loro colleghi destri di entrambi i sessi. I motivi di questo scarto di guadagno a favore dei mancini maschi non sono chiari. Una spiegazione potrebbe risiedere nel corpo calloso, quella parte del cervello che mette in comunicazione i due emisferi.[3] ***