Alberto Anile, Sorrisi e Canzoni Tv, n.32, 08/08/2009 pp. 12-15, 8 agosto 2009
Tra un film e l’altro «mi sveglio alle 11, mando qualche mail, pranzo e poi mi invento un appuntamento, come andare a comprare asciugamani
Tra un film e l’altro «mi sveglio alle 11, mando qualche mail, pranzo e poi mi invento un appuntamento, come andare a comprare asciugamani. Sono un appassionato: li guardo, li tocco, chiedo consigli. Poi, ogni settembre, mi ridico le 4 bugie della mia vita: quest’anno voglio imparare bene la chitarra e l’inglese, fare palestra e tornare a teatro. Mi dico che andrò in America per parlare l’inglese meglio di Biscardi. Chiamo la mia agenzia teatrale e annuncio un nuovo spettacolo. Loro, ovviamente, ridono». E la chitarra? «Suono e compongo. In giovinezza ho fatto anche due dischi, uno con Carlo Conti. Quando ho chiesto alla Polygram quanti ne avevo venduti mi han detto: ”Quanti parenti hai? Quarantadue? Ci sono tutti. A volte penso di fare un altro disco, ma non ho voce; sono il Barbarossa dei poveri. Da anni avvicino subdolamente cantautori per fargli sentire i miei pezzi. Una volta ho chiuso Baglioni in macchina, ora non mi risponde più al telefono. Guccini mi ha fatto i complimenti per una canzone in ”Ti amo in tutte le lingue del mondo”, ma era di Tricarico» (Leonardo Pieraccioni).