Il Sole-24 Ore 17/8/2009;, 17 agosto 2009
DALLA FONTANELLA ORA SGORGA L’ACQUA FRIZZANTE
L’acqua non ha prezzo e per questo dovrebbe essere gratuita: è questa la filosofia che anima il progetto "Fontana leggera" dell’ente di ricerca Ecologos. In pratica, si tratta di recuperare e incentivare l’uso degli acquedotti comunali attraverso l’installazione di fontanelle. Da dove, tra l’altro, sarà possibile fruire anche di acqua frizzante.
I promotori spiegano che «fino a pochi anni fa le fontane erano un importante luogo di aggregazione pubblica e questa funzione può essere ancora recuperata». Sui vantaggi del metodo di prelievo diretto dagli acquedotti, i ricercatori assicurano che «dalle "fontane leggere" sgorga acqua pubblica refrigerata e addizionata con anidride carbonica a cui poter attingere con le proprie bottiglie». Il progetto mira a fornire acqua di buona qualità – con le bollicine e a basso prezzo – contribuendo allo stesso tempo alla riduzione dei rifiuti causati dagli imballaggi.
Sebbene – grazie all’azione di diversi operatori sia pubblici che privati – si conti ormai l’installazione di oltre 200 nuove fontane in diverse realtà locali del nord, tra cui Brescia e il lago di Como (dove è distribuita anche acqua frizzante), il progetto "Fontana leggera" ”nato meno di un anno fa – è stato per ora realizzato solo nei comuni umbri di Foligno e Spoleto, in quello laziale di Monterotondo, e a Settimo Rottaro, Lauriano e Bairo, in Piemonte.
La particolarità di "Fontana Leggera" risiede nell’adozione di una tecnologia elaborata da Ecologos, che permette di erogare acqua sia frizzante che liscia (distribuita attraverso due rubinetti differenti) e monitorare i risparmi ambientali, ovvero quantificare il numero di bottiglie di plastica "eliminate" attraverso l’uso delle fontanelle.
E questo perché gli italiani sono tra i più grandi consumatori mondiali di acqua in bottiglia: oltre 190 litri all’anno pro capite, con un incremento del 20% rispetto al 2000. Le fontane di Ecologos, al momento, distribuiscono acqua minerale gratuitamente e presto, per un litro e mezzo, si pagheranno cinque centesimi.Un’inezia visto che in un bar qualsiasi l’acqua in bottiglia costa dieci, venti o trenta volte tanto.
D’altra parte Mineracqua, associazione delle aziende delle acque in bottiglia, critica la salubrità dei pozzi locali. Infatti, fa sapere l’associazione, dal 2006 ad oggi il ministero della Salute ha concesso a diversi acquedotti – come quelli laziali – il permesso di erogare acqua con quantità di arsenico superiore a quanto originariamente previsto dalla legge.
I ricercatori di Ecologos rispondono affermando che «l’acqua viene analizzata periodicamente e in modo accurato ». Inoltre, bisogna sottolineare il fatto che la "filiera corta"dell’acqua minerale elimina i possibili disagi derivanti dal surriscaldamento durante il trasporto.