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 2009  agosto 14 Venerdì calendario

Dove regnava il "Camogli" ora c’è la fiorentina - Gli autogrill rappresentavano la quintessenza dell’omologazione, l’odiata icona del fast food, del mangiare veloce indifferenziato scadente, del cibo inteso come carburante e nient’altro

Dove regnava il "Camogli" ora c’è la fiorentina - Gli autogrill rappresentavano la quintessenza dell’omologazione, l’odiata icona del fast food, del mangiare veloce indifferenziato scadente, del cibo inteso come carburante e nient’altro. Erano insopportabili: personale datato, disincantato, vecchio e schifato; menu e panini tutti eguali mal presentati mal serviti e mal decongelati; toilette sporche e puzzolenti; ambienti angusti e tristi… Poi, poco a poco, le cose sono cambiate lungo la autostrade italiane; poi, poco a poco, le cose sono molto migliorate. Per primi, tanti anni fa, avevano cominciato Mirella e Peppino Cantarelli, i maghi della ristorazione italiana degli Anni Cinquanta e Sessanta che dalla loro Samboseto di Busseto, in provincia di Parma, avevano portato le loro conoscenze gastronomiche (oggi si direbbe il know-how), il Bianco Frizzante della bassa ed il culatello di Zibello artigianale lungo la Milano-Torino, all’aereo autogrill di Novara. Poi è venuto il momento della Savona-Torino, con quell’area di servizio all’altezza di Carcare dove il gestore si è messo a vendere ghiotti panini finalmente differenziati e leccornie in vaso o sotto vetro di ogni zona d’Italia, Liguria e Piemonte in primis. Poi è arrivata la cura, la svolta degli industriali, a cominciare dai Benetton. Nelle aree di servizio, negli autogrill, ci trovate ariosità, colori, freschezza, spazi. Nelle aree di servizio ci trovate servizi: dai profilattici ai medicinali da banco (be’ questo l’ha portato il governo di centrosinistra); il personale italiano è giovane sorridente disponibile e correttamente vestito; gli extracomunitari (penso, in particolare, ai dipendenti americani svizzeri e canadesi) sanno il fatto loro e si integrano perfettamente a polentoni e terroni. In ogni banco del bar è presente la macchina che al momento vi offre (ahimè, a caro prezzo) una fresca spremuta d’arancia. E poi ci sono, come nel caso segnalato dal Guardian, anche le chicche gastronomiche vere e proprie. Alla griglia dei ristoranti montagne di carne sono pronte per offrirvi fiorentine, costate, bistecche. La qualità contribuisce a prendere per la gola l’automobilista di passaggio. Fuori, tra le macchine, nelle piazzole di sosta, avrete però notato un’altra cosa, il ritorno di un’abitudine che sembrava scomparsa: single e famigliole si fermano, aprono borse e sacchetti e si mettono sempre più spesso a mangiare quanto ci si è portati da casa. E’ una piccola malinconica testimonianza diretta di come i problemi economici della nostra Italia siano sempre grandi.