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 2009  agosto 13 Giovedì calendario

UNA FAMIGLIA SU 10 PDIPENDE DALLE BADANTI


ROMA - Irrinunciabili, indispensabili, essenziali. Le colf e le badanti sono ormai un punto fermo nelle nostre case, tanto che una famiglia su dieci sostiene di non poterne fare a meno: siamo badanti-dipendenti. Fanno la spesa, puliscono casa, preparano i pasti, assistono le persone anziane. Professioniste, ma anche supplenti di una vita quotidiana che noi da soli non riusciamo più a gestire. Dal 2001 ad oggi, secondo il Censis, il loro numero è aumentato del 37 per cento: in totale sono circa 1,5 milioni, di cui il 71,6 per cento è di origine immigrata. Il loro ruolo è oggi così fondamentale, specie sotto il profilo socio sanitario, che i geriatri lanciano l´allarme: «In caso di mancata regolarizzazione potranno aumentare i ricoveri di anziani con ripercussioni sul sistema sanitario nazionale».
Secondo la ricerca del Censis colf e badanti straniere sono presenti in media da 7 anni e mezzo nel nostro Paese. Sono ormai 2 milioni 451 mila le famiglie che ricorrono a loro. Lavorano in media 35 ore alla settimana e guadagnano circa 930 euro netti al mese. La maggioranza (il 58,1 per cento) lavora per una sola famiglia, il 41,9 per cento trova impiego in media presso 3,2 famiglie. Si occupano di tutto: la gran parte (l´82,9 per cento) si dedica alla pulizia della casa, il 54,3 per cento prepara i pasti a pranzo e a cena, il 42,7 si occupa della spesa alimentare per la famiglia, il 49,5 accudisce gli anziani, il 32,4 per cento assiste una persona non autosufficiente, il 28,8 per cento fornisce specifica assistenza medica ad uno o più membri della famiglia. Più di un terzo (il 36,6 per cento) dice che il proprio lavoro consiste anche nel fare compagnia a qualcuno della famiglia.
Se il futuro del nostro Welfare sembra ormai consolidarsi attorno al loro ruolo chiave, il Censis invita a chiedersi in che modo il sistema intenda garantire anche a loro una prospettiva di vita stabile nel nostro Paese. Tanto più che oltre un terzo può puntare a questo orizzonte poiché si tratta di cittadine di un Paese membro dell´Unione europea, che hanno preso la cittadinanza italiana o ottenuto la carta di soggiorno. Ma il resto deve confrontarsi con il periodico rinnovo del permesso di soggiorno o è in condizione di irregolarità. Loro sono fondamentali, ma la procedura per la messa in regola dopo l´approvazione del pacchetto sicurezza rischia di renderle, periodicamente, invisibili.