Angelo Surrusca, La Stampa 13/8/2009, 13 agosto 2009
In Valle Stura (CN) è rinato l’agnello sambucano - La razza sambucana è comparsa sulle montagne della Valle Stura nel XVIII secolo e si è subito adattata ai pascoli d’alta quota
In Valle Stura (CN) è rinato l’agnello sambucano - La razza sambucana è comparsa sulle montagne della Valle Stura nel XVIII secolo e si è subito adattata ai pascoli d’alta quota. Negli Anni Ottanta del secolo scorso ha rischiato l’estinzione; grazie al consorzio L’Escaroun e alla cooperativa Lou Barmaset oggi in valle ci sono più di 5000 pecore e ogni anno nascono 10.000 agnelli. Il Presidio Slow Food sta aiutando questa razza nella sua opera di promozione e di valorizzazione. Pecora di taglia medio-grande, è preziosa sia per la lana (generalmente di colore bianco paglierino), sia per la carne. Gli agnelli sono macellati a un’età che va dai 45 ai 60 giorni. La carne è compatta, sapida, poco grassa e ricca di proteine. La maggior parte della produzione cade nel periodo natalizio, ma c’è anche la tradizione di consumare l’agnello a partire dalla fine di ottobre, quando le macellerie mettono in vendita l’agnellone (tardun) nato alla fine della primavera e alimentato con il latte materno e l’erba degli alpeggi. Per l’acquisto segnaliamo la macelleria Spada di Demonte (via Martiri e Caduti per la Libertà 52, tel. 0171 95183): qui Bruno e il figlio Gianni preparano anche ottimi salumi quali il prosciutto cotto al forno e il salame d’agnello.