Cristina Marinoni Riders n.19 Maggio 2009, 13 agosto 2009
Asia Argento
Asia Argento. Riders vere. Decise, determinate, sexy da morire e con una testa pensante. In questo periodo Asia è impegnatissima on air su Lifegate Radio (lifegate.it), tutti i venerdì dalle 22 alle 23, direttamente dalla sua casa romana con Life in Asia, un programma dove fornisce consigli su misura, musicali e non. Volete che vi dia qualche dritta, come ha fatto con noi? Scrivitele, vi risponderà: lifeinasia@lifegate.it. Un album per l’amore e uno per il sesso? «Pink Floyd: The dark side of the moon - a parte il brano Time/Breathe con le sveglie che suonano - e uno qualsiasi dei D.A.F. per il sesso spinto». Se rinascessi, vorresti essere…? «Joe Meek, produttore e musicista. Senza l’omicidio suicidio finale». Il tuo primo ricordo legato alla musica? «La mela sui vinili dei Beatles». A un concerto mai senza... ? «Se è all’aperto, sigarette». Il live della vita? «Ozric Tentacles, New York, 1994. Psichedelia pura». L’album della vita? «The Piper at the gates of dawn dei Pink Floyd». Il primo album e l’ultimo che hai acquistato? «A cinque anni, un Greatest hits di Elvis. Mi ero innamorata del faccione con il ciuffo ribelle che mi sorrideva dalla copertina. L’ultimo è Country moog di Gyl Trythall». La voce che ami di più? «Nina Simone, superiore a chiunque». Tre brani del tuo iPod? «F.U.N.K di Betty Davis, in assoluto la voce femminile più volgare. Masculine intuition dei Bonniwell Music Machine, energia allo stato puro. Here I come di Barrington Levy: la vorrei al mio funerale. Cani sciolti dei Sangue Misto per i bei ricordi e Baciami la vena varicosa di Clem Sacco, perché mi fa morire dal ridere». Un cd da portare su un’isola deserta? «The white album dei Beatles». La colonna sonora peggiore? «L’esorcista II di Ennio Morricone: fuori dal tempo».