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 2009  agosto 13 Giovedì calendario

IBERIA E BRITISH RITENTANO LE NOZZE

British Airways e Iberia avrebbero deciso di stringere i tempi per tentare nuovamente una fusione che porterebbe alla creazione di uno dei principali vettori internazionali. Per la stampa spagnola, un incontro tra i vertici delle due compagnie sarebbe in calendario a Londra questa settimana e, a quanto pare, si attendono novità. L’idea di avviare una nuova tornata di negoziazioni è maturata nelle scorse settimane all’indomani dell’improvviso e sorprendente cambio del management di Iberia quando Antonio Vazquez, presidente e Rafael Sanchez-Lozano, amministratore delegato, hanno preso in mano il comando della compagnia. Il principale azionista, Caja Madrid con il 23% circa del capitale, aveva infatti deciso che era tempo di rompere gli indugi e di trovare una soluzione alla fase di stallo che dura ormai da un anno.
 da un anno, infatti, che Iberia e Ba fanno prove di matrimonio. Ma invano. Al di là di quelli che sono i problemi riguardanti il futuro equilibrio azionario della società derivanti dalla fusione, la posta in gioco riguarda la governance, la sede, gli hub della nuova compagnia. Cose non certo di poco conto se si considera i 40mila dipendenti dell’azienda inglese, gli oltre 21mila di quella iberica e i 56 milioni di passeggeri che deriverebbero dal raggruppamento.
Willie Walsh, presidente esecutivo di Ba, secondo le più recenti dichiarazioni, sarebbe disposto a fare importanti concessioni pur di arrivare a siglare l’alleanza.
Questo significa che gli inglesi potrebbero cedere sul luogo della sede principale, sulla percentuale della partecipazione, magari anche su alcuni posti chiave operativi, ma difficilmente sul controllo della nuova compagnia anche se hanno da risolvere il delicato problema del fondo pensione del personale, in difficoltà a causa della crisi economica mondiale.
Per quanto concerne il controllo della nuova compagnia, gli spagnoli l’hanno messo più volte in discussione, dato che i conti di Iberia, nonostante la crisi (nel 2008 erano in utile), sono migliori di quelli di British (che era fortemente in perdita) e che la capitalizzazione delle due società, a causa della caduta delle Borse, è ormai quasi del tutto allineata.
Di sicuro, come dicono i britannici, la fusione "makes sense". Le due compagnie sono complementari in quanto alle rotte coperte e complementari sono anche i due hub, Londra e Madrid. Si tratta quindi di due atout che lasciano ben sperare per il futuro dell’accordo, anche se resta molto ancora da fare datoche le due compagnie sono impegnate nel ridurre costi e numero degli addetti. Ad ogni buon conto British e Iberia sono da tempo alleate dal punto di vista azionario: gli inglesi detengono il 13,15% di Iberia e gli spagnoli il 10% circa di British. I due gruppi quindi si conoscono bene. British appare dunque come l’alleato naturale per Iberia, anche se gli spagnoli si stanno guardando attorno per vedere se c’è la possibilità di esplorare altre strade.