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 2009  agosto 13 Giovedì calendario

IL SUPERENALOTTO FA VINCERE ANCHE LO STATO - A

sostenere le entrate erariali, tanto da rallentarne la caduta rispetto ai primi cinque mesi dell’anno, ha contribuito in modo sostanziale il comparto dei giochi. Le entrate di questo settore nel mese di giugno, infatti, hanno sfiorato i 6 miliardi di euro (5.968 milioni). E, senza ombra di dubbio, un importante contributo è giunto direttamente dal Supernalotto. La caccia alla sestina dei sogni - per cercare di centrare un jackpot che questa sera mette in palio oltre 131 milioni di euro - ha consentito alla Stato di incassare nei primi sette mesi dell’anno ben 843 milioni di euro. Di questi 218,15 sono arrivati nel mese di luglio, e dunque non sono ancora stati contabilizzati dall’Erario. Mentre 115,33 milioni rappresentano il gettito erariale da Superenalotto del mese di giugno, da quando la febbre da jackpot è iniziata a salire.
Una somma di tutto rispetto riversata dagli italiani direttamente alla cassa al momento della giocata, senza possibilità di evasione, e che è destinata a crescere. Infatti, se il fatidico "6" continuerà a sfuggire ai suoi cacciatori e la raccolta dovesse rimanere costante, secondo le stime Agipronews, il mese di agosto si potrebbe chiudere con un monte giocate di circa 730 milioni, che equivarrebbe per lo Stato a un incasso netto di 360 milioni. Non solo.
C’è da considerare che il Superenalotto anche nei mesi successivi farà senz’altro ricco il fisco: basti pensare che se questa sera venisse assegnato il jackpot da 131,5 milioni di euro, per le giocate di sabato ci sarebbero già in palio 44 milioni, provenienti direttamente dalle mancate vincite nella categoria dei 5+1. Nel mese di giugno, un deciso contributo è giunto anche dagli apparecchi da intrattenimento, le cosiddette new slot, che hanno fatto registrare un incremento di gettito superiore dell’8% e pari a 1,3 miliardi di euro. Primi segni di frenata, secondo il bollettino delle entrate diffuso dall’Economia ieri, per le lotterie istantanee che, pur contribuendo al totale delle entrate erariali di giugno con oltre 880 milioni di euro, segnano comunque una diminuzione del 7,5 per cento.
La frenata del lotto è stata più contenuta (-4,8%) ma comunque il gioco più antico tra quelli legali ha portato all’Erario 2,8 miliardi di euro in sette mesi. La leggera flessione è di fatto fisiologica essendo le puntate del lotto e le relative restituzioni in vincite legate all’andamento delle "sortite" dei cosiddetti numeri centenari.
In ordine sparso hanno contribuito al gettito del settore giochi le scommesse sportive con 88 milioni, l’ippica con poco più di 51 milioni e i concorsi pronostici (Totocalcio, Totogol eccetera) che nei primi sette mesi del 2009 hanno riversato all’Erario appena 28 milioni di euro. Un dato che mostra il declino irreversibile della "mitica" schedina sorpassata, anche in termini di resa per le casse dello Stato, dal più moderno poker on line: a fine giugno la stima di incasso dagli Skil games si attestava a 31 milioni di euro.