Corriere.it 30 luglio 2009, 30 luglio 2009
Vincent Gift, 24 anni. Nigeriana, bellissima, viveva a Roma dove lavorava come parrucchiera a domicilio e da cinque mesi aveva una relazione con un Nicola Campanella originario di Bari, 57 anni, separato e padre di due figli, portiere di notte, «brava persona, sempre disponibile, gran lavoratore»
Vincent Gift, 24 anni. Nigeriana, bellissima, viveva a Roma dove lavorava come parrucchiera a domicilio e da cinque mesi aveva una relazione con un Nicola Campanella originario di Bari, 57 anni, separato e padre di due figli, portiere di notte, «brava persona, sempre disponibile, gran lavoratore». L’altro giorno tra i due scoppiò una lite perché lui s’era messo in testa che lei se la facesse con un altro, a un certo punto il Campanella strinse le mani al collo della Gift finché quella non smise di respirare, poi nascose la salma sotto al letto, e, il volto solcato dalle unghiate con cui la donna aveva tentato di difendersi, andò a costituirsi dai carabinieri: «Voglio parlare con qualcuno, perché ho ammazzato la mia compagna". Mercoledì 12 agosto in un appartamento in via delle Vigne, quartiere Magliana, a Roma.