Enrico Marro, Corriere della sera 12/8/2009, 12 agosto 2009
DAI DIRIGENTI AGLI OPERAI, ECCO TUTTE LE DIFFERENZE
Alle tute blu del Sud 2.500 euro in meno, per i manager si arriva a diecimila
ROMA – Un dirigente di un’azienda dell’industria o dei servizi guadagna al Sud circa 10mila euro in meno all’anno di un dirigente che lavora al Nord. Questa differenza scende a circa 3mila euro per un quadro e un impiegato e a circa 2.500 per un operaio, ovviamente su retribuzioni molto più leggere rispetto a quelle di un manager. I dati, che confermano quanto dimostrato dalle indagini della Banca d’Italia (differenze medie di retribuzione del 16% a svantaggio del Sud), sono contenuti nell’ultimo Rapporto sulle retribuzioni curato dalla società di consulenza Od&M sulla base di oltre 850mila profili retributivi raccolti dal 2004 al 2008. Le buste paga del 2008 confermano, come risulta a Bankitalia, che gli stipendi più alti sono stati pagati nel Nord-Ovest. Qui un dirigente ha preso in media 104.420 euro contro 103.726 nel Nord-Est, 102.891 nel Centro e 93.979 nel Mezzogiorno.
Le retribuzioni medie si dimezzano scendendo al secondo aggregato del rapporto, i quadri, categoria intermedia tra i dirigenti e gli impiegati, che prendono tra i 51.315 euro del Nord-Ovest e i 47.994 del Sud. Altro dimezzamento passando agli stipendi degli impiegati, dove si oscilla tra i 26.885 euro del Nord-Ovest e i 23.287 delle regioni meridionali. Infine gli operai: poco più di 22mila euro nel Nord-Ovest, 19.503 nel Sud. Differenze, si spiega nel rapporto, dovute soprattutto alla maggiore diffusione nelle regioni settentrionali di imprese di medie e grandi dimensioni.
Volendo scendere più nel dettaglio si possono prendere le elaborazioni che la stessa Od&M e Unioncamere hanno fatto nel primo rapporto su «Domanda di lavoro e retribuzioni nelle imprese italiane» che ha attinto sia alla banca dati dei profili retributivi sia al data base Excelsior, l’indagine che annualmente Unioncamere svolge su un campione di circa 100mila imprese. Qui i dati si riferiscono al 2007, ma confermano l’ordine di grandezza delle differenze tra le buste paga percepite nelle diverse zone del Paese, anche se con qualche eccezione rispetto agli andamenti generali.
Ingegneri, architetti e professioni assimilate ricevono per esempio lo stipendio più alto nel Nord-Est, con 44.800 euro in media, contro i 42mila nel Nord-Ovest, i 39mila nel Centro e il 29.900 nel Sud, con uno scarto quindi di quasi 15mila euro tra i più ’ricchi’ e i più ’poveri’. Per chi lavora nelle attività commerciali, invece, si va dai 24.100 euro guadagnati nel Nord-Ovest ai 19mila nel Mezzogiorno. Appena sotto si collocano gli artigiani, che registrano però un picco retributivo nel Nord-Est con 26.700 euro, scendono a 20.300 nel Nord-Ovest, a 19.200 nel Centro e risalgono a 19.700 nel Sud. Dati probabilmente influenzati dal fatto che nelle attività artigiane conta molto il tipo di mestiere svolto (falegname piuttosto che sarto o calzolaio) e la relativa concentrazione nelle diverse aree geografiche. Sui 20mila euro sta anche chi lavora nelle attività turistico-alberghiere.
In generale, nel 2007, la retribuzione media nelle imprese dell’industria e dei servizi è stata di 26.500 euro. Con queste differenze geografiche: 28.200 euro nel Nord-Ovest, 27.100 nel Nord-Est, 26mila nel Centro e 23.600 nel Sud. La differenza massima è di 4.600 euro, con le buste paga del Mezzogiorno mediamente più basse di circa il 16%, come dice anche la Banca d’Italia. Diversa la situazione nel pubblico impiego (3,5 milioni di lavoratori) dove a fronte di una retribuzione media di circa 30mila euro l’anno (si va dai 125mila dei diplomatici e prefetti ai 25mila dei dipendenti di regioni ed enti locali) non ci sono grandi variazioni territoriali.