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 2009  agosto 12 Mercoledì calendario

MULLER SPIEGA A OBAMA QUANTA ENERGIA HA UN BISCOTTO


C’è più energia in un candelotto di tritolo o in un pacco di biscotti con le gocce di cioccolato? Voi potete rispondere tritolo. Un buon presidente degli Stati Uniti deve sapere che la risposta giusta è «biscotti con le gocce di cioccolato». E deve sapere che a parità di peso anche la benzina contiene più energia del tritolo. In cifre, un grammo di biscotto al cioccolato fornisce 5 calorie mentre un grammo di tritolo ne dà appena 0,65. La differenza sta nella velocità con cui i legami chimici di queste sostanze rilasciano la loro energia. Le molecole si comportano come minuscole molle. Introdotti in quel laboratorio che è il nostro organismo, per scaricare le loro molle i biscotti richiedono alcune ore. Alla benzina basta qualche minuto, al tritolo una infinitesima frazione di secondo. Si capisce così perché le 60 tonnellate di kerosene contenute nel serbatoio di due aerei abbiano potuto abbattere le Torri Gemelle di New York. L’impatto dell’aereo avrebbe appena fatto oscillare i grattacieli. Ma il kerosene in fiamme ha fuso il ferro del cemento armato, e l’intero edificio ha ceduto sotto il peso dei piani sovrastanti. A darci questa lezione di scienza spicciola è Richard Muller, uno scienziato consulente del Dipartimento della Difesa americano e autore di Fisica per i presidenti del futuro (Codice Edizioni), un libro pieno di cose interessanti che potete leggere anche se non aspirate alla Casa Bianca.
Muller racconta la storia dei biscotti pensando alla politica contro il terrorismo. Si parla tanto di «bombe nucleari sporche» che esplodendo potrebbero spargere grandi quantità di materiale radioattivo. Ma il buon terrorista sa che alla fine i danni sarebbero limitati. Molto meglio dirottare un aereo. Dunque è bene che un buon presidente impieghi più risorse nei controlli agli aeroporti che nello spionaggio per scoprire una «bomba nucleare sporca» peraltro non facile da costruire e niente affatto maneggevole. Diverso il discorso sulle bombe nucleari che gli «Stati canaglia» cercano di costruirsi. Ma anche in questo caso il buon presidente deve sapere che un’arma chimica o biologica costa enormemente di meno ed è di più semplice gestione.
Terrorismo a parte, molte nozioni di scienza dovrebbero stare nel bagaglio del buon presidente. Muller chiarisce vantaggi e problemi dell’energia nucleare, stabilisce una gerarchia dei rischi, consiglia imprese spaziali con robot anziché con astronauti, mette in guardia dall’effetto serra. Controluce, si intravede la politica di Obama. Che deve avere anche un buon consulente per la biologia, se ha liberalizzato le ricerche sulle cellule staminali embrionali, l’esatto contrario di quanto ha fatto il governo italiano. Già, ma quanta scienza sanno i nostri politici?