Varie, 12 agosto 2009
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Zedde Giuseppe
• Siena 30 luglio 1982. Fantino. Detto ”Gingillo”. Vincitore di due Pali di Siena consecutivi, il 16 agosto 2008 per il Bruco su Elisir di Lugodoro, il 2 luglio 2009 per la Tartuca su Già del Menhir • Figlio di Antonio (Noragugume, Nuoro, 7 maggio 1942), vincitore del Palio il 16 agosto 1972 (per l’Onda su Orbello) e il 2 luglio 1976 (per la Chiocciola su Quebel, arrivato però all’arrivo ”scosso”) • La vittoria del 16 agosto 2008: «[...] ha guidato sapientemente Elisir, castrone baio di otto anni (quattro carriere senza vittorie), dopo una partenza maldestra. Settimo all’abbassamento dei canapi, al primo San Martino gira stretto, ed è quarto. Jonatan Bartoletti detto Scompiglio per il Drago, partito di rincorsa, era subito volato in testa, fino alla prima curva del Casato: lì Fedora Saura lo tradisce, perdendo l’appoggio del posteriore. Ne approfitta l’Oca, seconda con Giovanni Atzeni detto Tittia su Elfo, mentre il Bruco supera la Torre e il cavallo scosso del Drago. Poi all’inizio dell’ultimo giro Gingillo imbocca un corridoio stretto stretto, per superare dall’interno proprio l’Oca, prima della curva di San Martino. Per Gingillo è fatta [...]» (’La Gazzetta dello Sport” 17/8/2008) • Il successo del 2 luglio 2009: «[...] Occorre più di un’ora per l’abbassamento dei canapi. Un’infinità, con tre false partenze per l’intrigo nella parte bassa dello schieramento, dove sono raccolte la Tartuca con la rivale Chiocciola, e in mezzo l’Istrice, favorita con Luigi Bruschelli detto Trecciolino, il fantino con più vittorie. Ci sono tantissimi scambi di posto, il Drago, di rincorsa, tarda ad entrare. Quando lo fa, la Tartuca sfrutta la traiettoria più corta per portarsi in testa, alla prima curva di San Martino, seguita dalla Lupa (che non vince dal 1989), con il giovanissimo Gianluca Fais detto Vittorio, e dalla Pantera, altra favorita. Gira stretto anche l’Istrice, che conquista la terza posizione, alla prima curva del Casato, lanciandosi all’inseguimento. fermato però proprio dalla Lupa, la rivale. Tra i due c’è un fitto scambio di nerbate, ne approfitta Gingillo, per guadagnare metri preziosi. La vittoria è ormai ipotecata [...]» (Marco Naldini, ”La Gazzetta dello Sport” 3/7/2009).