Il Sole-24 Ore 11/8/2009;, 11 agosto 2009
DOMANDE
& RISPOSTE - Cosa sono le «gabbie salariali»? Si tratta di rigide distinzioni tra i minimi salariali nazionali previste dagli accordi interconfederali applicati dal ’54 al ’69. Fino al ’61 le zone erano 14 e i differenziali salariali potevano raggiungere il 29%. Per altri otto anni le zone sono state ridotte a 7 e i differenziali tra le diverse macro-aree non superavano il 20% (se in Liguria si guadagnava 100 in Calabria e Sicilia si scendeva a 80) • Cosa propongono oggi Berlusconi e la Lega? Finora si è sempre parlato di agganciare i salari alle dinamiche del costo del lavoro dei diversi territori senza introdurre meccanismi di rigida differenziazione. In questo caso parlare di nuove «gabbie salariali» è comunque improprio • Quali sono oggi i differenziali salariali tra Nord e Sud? La Banca d’Italia ha stimato che nel 2008 tra le retribuzioni lorde del Nord e quelle del Sud vi è stata una differenza del 15-16%. In termini di reddito imponibile annuo medio in Italia il dato era di 19mila euro: in Lombardia 22.800 e in Calabria 14.180.L’inflazioneè diversa a seconda delle cittàe dei settori osservati: se a Torino il prezzo della la carne è di 17,15 euro al chilo a Napoli scendea 12; per la frutta si va dai 2,19 euro di Milano a 1,46 di Napoli. Ma sono diversi i "costi esterni" tra città con mezzi di trasportoe servizi sociali efficienti e zone dove questi servizi non funzionano o sono inefficienti • A cosa è dovuta la differenza tra le buste paga? Per lo più le differenze sono legate a una diversa diffusione della contrattazione aziendale (più frequente al Nord), a una maggiore diffusione di grandi imprese nell’Italia Settentrionale, a una diversa composizione del mercato del lavoro con quote molto superiori di disoccupazione giovanile e non solo • Cosa prevede la recente riforma della contrattazione? Che i salari nazionali siano agganciati all’inflazione programmata sulla base dell’indice dei prezzi europei depurato dalle componenti energetiche e che aumenti la diffusione dei premi di produttività legati alle performance delle singole aziende.