ansa.it 11/8/2009, 11 agosto 2009
23enne ucciso a Teramo, arrestati 2 minori rom MARTINSICURO (TERAMO) - Morire a 23 anni, alla fine del turno di lavoro, per una stupida lite; andare in carcere a 15 per un pugno sferrato senza pensare alle conseguenze
23enne ucciso a Teramo, arrestati 2 minori rom MARTINSICURO (TERAMO) - Morire a 23 anni, alla fine del turno di lavoro, per una stupida lite; andare in carcere a 15 per un pugno sferrato senza pensare alle conseguenze. C’é incredulità mista a rabbia a Martinsicuro, dove lunedì notte Antonio De Meo è stato colpito a morte da tre rom minorenni perché aveva chiesto loro dove fosse finita la sua bicicletta, quella avuta in prestito dall’hotel dove faceva il cameriere. E su tutto incombe l’ombra del razzismo. Dopo neanche 24 ore di indagini serrate, i carabinieri hanno arrestato tre persone: con l’accusa di concorso in omicidio preterintenzionale, aggravato da futili motivi, due ragazzi di 17 e 15 anni; il padre di quest’ultimo per favoreggiamento reale e ricettazione. Per coprire il figlio, che gli aveva raccontato di aver investito una persona in modo grave, avrebbe bruciato il suo scooter. All’aggressione ha partecipato anche un tredicenne, non imputabile, però, proprio per la giovane età. Un quarto ragazzino, inizialmente interrogato in caserma, è stato ritenuto estraneo alla vicenda. Antonio, studente universitario a Bologna, avrebbe lavorato a Martinsicuro fino al 31 agosto, poco distante da casa e dalla sua famiglia che vive a Castel di Lama, nell’Ascolano. Qualche soldo per mantenersi agli studi. Finito il turno domenicale, verso l’una di notte era andato, con l’intenzione di mangiare degli arrosticini, al chiosco vicino alle giostre, impiantate per il periodo estivo nella località balneare. Qui, secondo quanto ricostruito dai Carabinieri della compagnia di Alba Adriatica (Teramo), i tre ragazzi si sono avvicinati a lui a bordo di due scooter e lo hanno aggredito. Tre pugni in rapida successione al viso, l’ultimo al mento, poi Antonio è caduto. C’era gente, vicino al chiosco, ma molti hanno pensato a una rissa come tante altre. Quando Antonio è rimasto a terra esanime qualcuno ha chiamato il 118, ma il tentativo dei sanitari di rianimarlo è stato inutile. Ora i due ragazzi arrestati sono nel Centro dei minorenni di Ancona, il padre del quindicenne è in carcere a Teramo. Si attende l’esito dell’autopsia, prevista domani, per capire se i pugni o la caduta abbiano ucciso il giovane cameriere.