Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  agosto 11 Martedì calendario

L’AUMENTO TISCALI E L’ASSEGNO IN BIANCO DEI RISPARMIATORI


Commettono un reato le aziende italiane che sistemano il loro marchio su prodotti non fabbricati in Italia. Ma la norma non è retroattiva. Vale per quanto fabbricato dopo il 15 agosto

MILANO - veramente difficile trovare un motivo valido in base al quale un risparmiatore che ha in mano azioni Tiscali abbia convenienza a sottoscrivere l´aumento di capitale recentemente proposto dal fondatore Renato Soru sostenuto dalle banche creditici Intesa Sanpaolo e Jp Morgan. «Hanno una pistola puntata alla tempia», scrive l´analista di Mediobanca nel suo report del 23 giugno scorso, riferendosi agli azionisti di minoranza Tiscali. Se non sottoscrivono si ritroveranno l´investimento quasi a zero (conteranno solo per il 3%) poiché Intesa e Jp Morgan in qualità di garanti del consorzio di collocamento, diventeranno azionisti di maggioranza. Potrebbero vendere il diritto sul mercato ma è probabile, visto il basso prezzo dell´aumento, che il valore del diritto scenda sensibilmente come è successo recentemente per Pirelli re. Inoltre non è incoraggiante sottoscrivere sapendo che tutti i 190 milioni dell´aumento andranno a ridurre l´elevato indebitamento verso Intesa e Jp Morgan lasciando le casse della società semivuote. Tiscali si sta rivelando un altro di quei casi in cui le banche hanno prestato troppi denari senza una seria analisi di credito. Ora che il vento è cambiato cercano di rientrare dai loro rischi facendo pagare il conto al mercato. Gli investitori più avveduti, cioè gli istituzionali, non a caso sono già usciti dal titolo, ma rimangono i piccoli, i meno informati. E questi sono ora chiamati a firmare un assegno in bianco a Soru per cercare di valorizzare il marchio Tiscali, l´unico vero asset, attraverso un´aggregazione con un altro provider (potrebbe essere Fastweb) o vendendo a un gruppo estero. Ma firmando l´assegno si fa un piacere alle banche, protagoniste in più ruoli: grandi creditori, advisor, garanti dell´aumento e finanziatori di Soru.