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 2009  agosto 11 Martedì calendario

E I BAGAGLI SMARRITI DIVENTANO UN AFFARE


MILANO – Se è vero che negli aeroporti europei si perdono sette bagagli ogni minuto – 10 mila al giorno – un ipotetico Sherlock Holmes incaricato di trovarli e di trovare il modo per far ottenere un risarcimento ai malcapitati passeggeri (la disavven­tura tocca a uno ogni 64) sarebbe destinato a fare affari d’oro. Lo sanno bene quattro giovani avvocati salernitani che dopo essere stati subissati da conten­ziosi di passeggeri, hanno deciso di specializzarsi nel settore. Quando il bagaglio smarrito può diventa­re business: è nato così bagaglismarriti.it. «Con un semplice clic il tuo problema lo risolviamo noi», di­ce il sito. E il problema va dal bagaglio smarrito, a quello ritardato o danneggiato. «La società è operati­va da aprile: un migliaio i contatti», afferma l’avvoca­to Sidney Radetich. «Sette su dieci si sono trasforma­ti in pratiche mirate a scongiurare un contenzioso e a comporre la controversia in via stragiudiziale».

Non abbiamo avuto modo di sperimentare i servi­zi di bagaglismarriti.it, se non il tipo di informazioni date a un potenziale cliente al telefono. Ma già il fat­to che qualcuno abbia pensato di trasformare lo smarrimento dei bagagli in un business, la dice lun­ga su quanto il fenomeno sia diffuso e vissuto come fonte di stress. Perché allo stress causato dalla perdi­ta della valigia va aggiunto quello per far rispettare i propri diritti. «La strategia è quella di portare il pas­seggero allo sfinimento e alla rinuncia del risarci­mento, che alla fine servirebbe poi solo a pagare l’at­tesa ai tanti numeri telefonici a pagamento», sottoli­neano da Altroconsumo. Concordano da bagagli­smarriti. it: «Air France, Lufthansa e Air China sono le più rispettose dei diritti dei passeggeri. Meridiana e British squisite nella forma ma poco disponibili a pagare. E Alitalia? Quella che fa più problemi».

Partiamo dallo stress misurabile, quello dei baga­gli smarriti. Fiumicino non fornisce dati ma tantissi­me sono le segnalazioni di disguidi da parte dei pas­seggeri. Segnalazioni alle quali vanno aggiunti due numeri, quelli delle valigie rimaste a terra il 7 e 8 agosto: 178 e 650. I dati relativi alla ridimensionata Malpensa dipingono una situazione migliore rispet­to al 2008: nel mese di luglio (su una media di 20.000 bagagli in arrivo e 28.000 in partenza) sono stati «disguidati» 5,3 bagagli ogni mille. Mentre quanto a riconsegna dell’ultima valigia i tempi previ­sti dalla Carta dei servizi sono stati rispettati nel 91,2% dei casi.

Lo stress da richiesta di risarcimento è invece in­calcolabile. Con l’aggravante che è previsto dalla Car­ta per i diritti dei passeggeri (scaricabile dal sito del­l’Ente dell’aviazione civile www.enac-italia.it). «Non riesco a ottenere il risarcimento né per il ritar­do né per la sottrazione di alcuni indumenti», de­nuncia ad Altroconsumo una passeggera a metà Air One e Aegean. «Sei passeggeri, sei bagagli persi. E da sette mesi non rispondono al telefono, alle email e nemmeno al nostro legale», dice una coppia che per il viaggio di nozze ha scelto Lauda Air. «Mi han­no perso tutto, anche la pratica. E chiamato tre volte per un bagaglio non mio», s’indigna un cliente di un volo Alitalia Roma-Lamezia.

Eppure, se il bagaglio arriva in ritardo: « previ­sto il risarcimento delle spese di prima necessità so­stenute (e dimostrabili attraverso gli scontrini, da fo­tocopiare perché li perdono sempre) fino a mille eu­ro » spiega Radetich. Se il bagaglio è smarrito: «Si ha diritto a una somma fino a 1.164 euro, se la compa­gnia aderisce alla convenzione di Montreal, e fino a 19 euro per kg, se fa riferimento alla convenzione di Varsavia». Salvo che sia stata sottoscritta un’assicu­razione integrativa. «Raccomandata se il contenuto della valigia è di valore o non dimostrabile». Atten­zione poi: in caso di mancata riconsegna o danneg­giamento del bagaglio va subito presentata denun­cia agli uffici Lost and found attraverso il modulo Pir. Se entro 21 giorni arrivano notizie sul ritrova­mento si deve inviare tutta la documentazione alla compagnia per l’apertura della pratica di risarcimen­to. In caso di danneggiamento i documenti vari de­vono essere trasmessi entro 7 giorni. Si può richiede­re poi il riconoscimento del danno biologico, ma in questo caso ci si deve rivolgere al giudice di pace.

Alessandra Mangiarotti