Elisabetta Pagani, La stampa 10/8/2009, 10 agosto 2009
LE STELLE SONO IN RITARDO
Quest’anno la notte di San Lorenzo fa la preziosa. Mostra e avvera solo a metà, infastidita dallo spostamento dei pianeti e dal maltempo. E così, per gustarsi la notte più democratica e generosa, quella che promette di esaudire manciate di desideri per ciascuno, bisognerà aspettare due giorni. Il picco di intensità del fenomeno delle stelle cadenti - spiegano infatti gli esperti - non sarà stasera, come vorrebbe la tradizione, ma mercoledì.
L’appuntamento con le Perseidi, così chiamate perché il radiante da cui sembrano provenire tutte le scie è collocato all’interno della costellazione di Perseo, dura in tutto una settimana, anche se piccole avvisaglie si possono scorgere nel cielo già a partire dal 20 luglio.
Quello che si sposta continuamente in avanti è il giorno di massima intensità, quello in cui si sogna di assistere ad una pioggia di stelle. Fino a qualche tempo fa la notte magica era il 10 agosto: lo sciame luminoso di meteore si infrangeva nell’atmosfera della terra in concomitanza con l’anniversario della morte di San Lorenzo. Di qui il soprannome di lacrime di San Lorenzo, che da qualche anno, visto lo slittamento al 12 agosto, avrebbe più senso cambiare in lacrime di San Ercolano.
«Il massimo del flusso - spiega Elisabetta Dotto, ricercatore astronomo all’Inaf, Osservatorio astronomico di Roma - muta nel tempo a causa della precessione degli equinozi e degli effetti delle maree. Quest’anno il culmine dello sciame sarà visibile attorno alle 10 di sera di mercoledì in direzione nord-est». Le meteore sono in ritardo e la notte dei desideri si fa attendere. Ma per il 12 agosto promette meraviglie, dato che si prevedono cascate di 60 stelle all’ora, una al minuto. Quelle che si osservano dalla Terra, e che vengono impropriamente chiamate stelle, in realtà sono meteore, frammenti lasciati nel suo percorso dalla cometa Swift-Tuttle, che si infrangono nell’atmosfera della terra e, grazie all’attrito, si arroventano dando origine alla scia luminosa.
Se fossero arrivate puntuali, le stelle dei desideri avrebbero lasciato a bocca asciutta, o quasi, gran parte del Nord Italia, coperto da nubi varie. Mercoledì invece - secondo le previsioni del servizio meteo dell’Aeronautica militare - il cielo dovrebbe essere sereno in quasi tutta Italia, tranne nell’arco alpino. Peccato solo per la luna, osservava già qualche giorno fa Gianluca Masi, direttore scientifico del Planetario di Roma, «che è entrata da poco in fase decrescente e sarà un po’ ingombrante. La sua luce, infatti, disturberà un po’ l’osservazione delle meteore».
Le iniziative
Per godersi al meglio lo spettacolo, il consiglio è allontanarsi dalle città, da tutte le fonti di inquinamento luminoso e spostarsi, possibilmente, in alta quota o in riva al mare. Secondo Masi, inoltre, l’ora del perfetto avvistamento è da mezzanotte in poi, quando «il radiante è più alto nel cielo e la Terra è come se andasse incontro allo sciame di polveri e particelle lasciato lungo la sua orbita dalla Swift-Tuttle».
Per gustarsi la pioggia di stelle, e sperare che sia la volta buona per quel desiderio mai avverato, c’è chi si inerpica solo in montagna, lontano da luci e rumori. Ma c’è anche chi organizza nottate romantiche o scampagnate con gli amici.
In generale, le iniziative non mancano. L’Unione astrofili italiani come ogni anno promuove in tutta Italia, da oggi al 12 agosto, l’iniziativa «Notti delle Stelle - Calici di Stelle 2009», abbinando l’osservazione dello sciame di Perseidi alla degustazione enogastronomica promossa dall’Associazione Nazionale Città del Vino. Un’occasione per bere vino e osservare il cielo con i telescopi (il calendario degli eventi è sul sito www.uai.it). La Lipu invece, con una testimonial d’eccezione, l’astrofisica Margherita Hack (che però non sarà presente), permetterà di guardarsi lo spettacolo delle stelle da dodici oasi naturali.
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