Fabio Cavalera, Corriere della Sera 08/08/2009, 8 agosto 2009
Una vecchia storia racconta che, se le Borse soffrono e le azioni vanno giù, gli aristocratici inglesi si consolano con le ’Silver Lady’, la loro vecchia passione, quella che non tradisce mai: l’investimento è al sicuro
Una vecchia storia racconta che, se le Borse soffrono e le azioni vanno giù, gli aristocratici inglesi si consolano con le ’Silver Lady’, la loro vecchia passione, quella che non tradisce mai: l’investimento è al sicuro. Ma se la febbre colpisce il mercato immobiliare, allora, anche per le ’Silver Lady’ sono guai e vuol proprio dire che è ora di tirare la cinghia. Non c’è niente fare: si può sopportare che un titolo scenda e che ci sia una bufera passeggera, non si può sopportare che la propria casa si deprezzi. Se accade è ora di tagliare le spese. E’ un po’ quello che, di riflesso, è accaduto nei mesi scorsi alla mitica Rolls Royce, gruppo Bmw: la sua ammiraglia la ’Phantom’ ha segnato il passo (25 % di vendite in meno dall’autunno) perché i patrimoni si sono prosciugati. Del resto, prima di pagare 400 mila euro per un modello base di ’Silver Lady’ o ’Spirit of Ecstasy’ (la statuetta stilizzata sul cofano) occorre pensarci due volte. Ed è stato così per un annetto. Adesso pare che il vento stia girando, almeno per quanto riguarda questo segmento esclusivo. La recessione è sempre lì a turbare l’economia ma la Rolls Royce respira: sceicchi, oligarchi russi, nobili inglesi hanno rimesso mano al portafoglio. Miracolo? Tutto merito della ’Baby’, soprannome dell’ultima nata, della quale si aspetta la presentazione al salone di Ginevra, ma che ha già messo in fila i clienti. Sarà perché costa decisamente meno della ’Phantom’ (165 mila sterline), sarà perché la linea piace, comunque la ’Baby’ accende i motori con 1.200 ordini: in testa principi sauditi, imprenditori e rock star. Tenendo conto che per produrre un modello di Rolls Royce e accessoriarlo con il legno, le pelli, gli argenti (o gli ori), occorrono 720 ore di lavoro per l’azienda e per gli operai è una straordinaria boccata d’ossigeno accompagnata dalla prospettiva di ripagare i 40 milioni di sterline investiti per il progetto. Resta un cruccio. La Rolls Royce è una delle macchine che inquina di più: le sue emissioni sono doppie rispetto a quelle standard. La ’Baby’ non sfugge alla regola. Come rimediare? L’ad Tom Purves, intervistato dall’ Independent , ha detto: «Se non prendessimo atto che esiste un’ agenda verde per salvaguardare l’ambiente non avremmo futuro». All’orizzonte, c’è un sogno: La Rolls Royce col motore elettrico.