Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  agosto 10 Lunedì calendario

IN AULA LA LAVAGNA INTERATTIVA - I

nostalgici di gesso e cancellino, se ce ne sono ancora, non saranno tanto contenti. Nemmeno gli studenti più furbi che, smascherati dal prof senza aver fatto i compiti, potevano giustificarsi dicendo: « stata cancellata la lavagna con gli esercizi da fare, non abbiamo fatto in tempo a trascriverli». Con la lavagna interattiva multimediale sarà possibile invece salvare in ogni momento la "schermata" in una pennetta usb e portarsela a casa, un grande aiuto insomma per i più pigri che odiano prendere appunti.
A mandare in soffitta le mani bianche sporche di gesso sono le Lim, le lavagne elettroniche su cui si può scrivere, disegnare, tracciare segni, creare e spostare oggetti, aiutandosi con dei pennarelli specifici oppure con le dita. In pratica un grande schermo touchscreen che si può collegare al computer portatile per utilizzare in aula software e programmi mirati alla didattica, con l’ausilio di video, immagini, tracce sonore e, elemento ancor più importante, internet. La loro presenza nelle aule di alcune scuole medie non è una novità. Ma a partire dal prossimo anno scolastico ne saranno installate altre 16mila, in altrettante classi della scuola secondaria di primo grado. Grazie al rifinanziamento del progetto ministeriale "La scuola digitale", circa 50mila insegnanti saranno coinvolti in percorsi di formazione mirati, che permetteranno di raggiungere oltre 350mila studenti in tutta Italia, per sbarcare l’anno dopo anche nelle scuole secondarie superiori con altri 8mila pezzi.
Molto diffuse nei paesi anglosassoni, hanno la stessa dimensione delle lavagne tradizionali e sul mercato costano circa 1.500 euro l’una, cui vanno aggiunti i costi per l’eventuale acquisto di proiettore e computer.
Il progetto è coordinato dal Miur e dall’Agenzia per lo sviluppo dell’autonomia scolastica (ex Indire) e segue le orme della prima esperienza avviata nel 2006-2007 quando la lavagnadigitale ha fatto il suo ingresso in oltre 550 scuole secondarie superiori di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Di fatto uno strumento, per quanto innovativo, non basta a svecchiare la didattica e i ragazzi potrebbero trarne vantaggio sugli insegnanti, troppo spesso coltiimpreparati sulle nuove tecnologie: «Nella mia scuola utilizziamo le Lim da tre anni – afferma Salvatore d’Agostino, preside del liceo scientifico Galilei di Palermo ”. A questo strumento però si avvicinano solo gli insegnanti più giovani. Le potenzialità sono enormi, ma le forze a disposizione restano inadeguate ». A battesimo da quest’anno anche il progetto Cl@ assi 2.0 mirato a fornire attrezzature hi-tech in 156 classi per un budget da 4,7 milioni. La gestione degli incarichi per le supplenze avverrà d’ora in poi solo su internet con evidente risparmio di tempo e denaro e l’aggiornamento in tempo reale delle graduatorie. Sarà estesa anche l’esperienza già in corso in alcune scuole di dialogo online tra scuola e famiglia che permette di inviare ai genitori un sms in caso di assenza del ragazzo, oppure di consultare i risultati delle verifiche su internet.
Le iniziative legate all’informatizzazione delle scuole rientrano nel programma E-Gov 2012 che, per un investimento complessivo di 241 milioni di euro, prevede anche l’installazione della rete wi-fi negli istituti, l’anagrafica scolastica nazionale e la promozione di nuovi servizi scuola-famiglia via web. Nella stessa ottica procede di pari passo la diffusione dei testi online:se quest’anno si tratta solo di una preferenza, a partire dall’anno scolastico 2011-2012 non potranno più essere adottati testi esclusivamente nella versione cartacea • AGLI STUDENTI LA CARD 2.0 E PER L’APPELLO BASTA UN BIP - Dopo il debutto dell’anno scorso, a settembre la carta dello studente si rinnova e cambia veste. La tessera nominativa distribuita dal ministero dell’Istruzione a tutti gli studenti delle scuole superiori potrà ampliare le sue funzioni, per le scuole che ne faranno espressamente richiesta. Entro la fine di settembre verrà pubblicato un bando sul sito del ministero a cui potranno partecipare gli istituti interessati a ricevere il modello "avanzato" della carta. Tutte le scuole che non adotteranno la nuova versione continueranno a ricevere gratuitamente, per i nuovi ragazzi iscritti alle classi prime, quella inviata l’anno scorso.Chi sceglierà di partecipare invece potrà richiedere uno strumento personalizzato, in grado di rispondere alle esigenze espresse, dotato di un microchip, del codice a barre oppure di un meccanismo di rilevazione per prossimità (la cosiddetta tecnologia Rfid). «Si tratta di implementazioni che consentono alla scuola di offrire servizi innovativi – spiega Giuseppe Pierro della direzione generale per lo studente del ministero ”. L’idea è quella di far sì che la carta diventi utile non solo per agevolare l’accesso alla cultura, ma anche come strumento da utilizzare dentro la scuola ».
Così le singole scuole potranno cimentarsi a sperimentare nuovi servizi,come l’accesso tramite carta alle strumentazioni interne (fotocopiatrici, stampanti, distributori alimentari, biblioteca, ecc.) oppure il rilevamento automatico delle presenze e dei ritardi. In pratica sarà sufficiente porre all’ingresso della scuola un lettore ottico oppure, negli istituti più tecnologici, una specie di sensore direttamente sul banco e, con il semplice contatto della carta, sarà possibile disporre in poco tempo dell’elenco dei presenti, magari consultabile anche dai genitori. Un altro modo, in buona sostanza, per disincentivare i ragazzi a "bigiare", superando il vecchio registro di classe per fare l’appello. «Sappiamo che alcuni presidi hanno già realizzato sperimentazioni in questo senso - aggiunge Pierro - . In una scuola di Mantova gli studenti per entrare devono passare un codice a barre su un lettore ottico. All’Itis Galileo Ferraris di Scampia ai docenti viene fornito un palmare dotato di un software autoprodotto per il rilevamento delle presenze. Una specie di registro elettronico».
Nella speranza che gli studenti non imparino troppo presto ad aggirare anche questi dispositivi, il ministero intanto promette di assegnare alle scuole che parteciperanno al bando un contributo mirato ( l’importo preciso delle risorse a disposizione ancora non è stato fissato). Sono previste alcune novità anche sul fronte delle agevolazioni: oltre all’accordo con Agis-Anica che consente di andare al cinema a prezzo scontato in alcuni giorni e fasce orarie, sono stati chiusi accordi anche con importanti catene come Warner Village, Pathè, Stella Cinema, Stardust e Movieplex; possibile anche l’acquisto scontato attraverso internet di libri, dvd, dischi e testi in lingua inglese grazie a un accordo con i portali Bol.it, Hoepli. it, Ibs.it e Libreriauniversitaria.it. Senza contare che, d’ora in poi, ogni istituto scolastico potrà stipulare autonomamente accordi con esercenti e aziende locali.