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 2009  agosto 09 Domenica calendario

DOVE OSANO LE DONNE CON TACCO 22 - I

grattacieli più pericolosi non sono quelli delle grandi città, bensì i tacchi delle scarpe, le protesi iperboliche imposte dalla moda. E lo strano ma vero è che siamo arrivati a 16-22 centimetri, non solo negli stravaganti esemplari realizzati dagli stilisti per fare show in passerella, ma soprattutto nei modelli che vanno in produzione.
Spiega Roberta Polato Rossi, direttore sviluppo e prodotto dell’azienda veneta Rossi Moda che fra tanti marchi realizza le calzature per Donna Karan, Pucci, Marc by Marc Jacobs, Givenchy: «Pensavamo di aver toccato il top la scorsa stagione con le zeppe gioiello di Pucci di 14 cm, ma ci sbagliavamo. Donna Karan ha voluto un sandalo di coccodrillo alto 16 cm, Kenzo una zeppa sagomata di 22 cm che sembra un autoscontro. Chi li compra? Bergdorf Goodmann, Sax Fifth Avenue, Neiman Marcus a Dallas, gli acquirenti di altissimo livello non mancano di certo». E aggiunge: «Con la crisi il mercato richiede solo modelli estremi e noi dobbiamo sottostare a queste regole». Il mercato prima di tutto, con i suoi eccessi, le sue follie, forse anche le sue scomodità.
Il tranello sta nel platform di 4-5 cm posto davanti alla scarpa, addizionato da un tacco di 15,16,18 cm. Un trucco per livellare la scarpa a 11 cm che non sempre assicura l’equilibrio (soprattutto sulle pedane tirate a lucido).
«La scarpa alta stabile è frutto di una ricerca ingegneristica, fatta di calcoli millimetrici, di prove lunghissime. Tutte cose che solo le vecchie aziende artigianali possono permettersi». racconta Annarita Pilotti, titolare con il marito Graziano Cucù, del marchio marchigiano Loriblu, famoso per i sandali gioiello, scelti perché comodi dall’attrice Bianca Guaccero e dalla ballerina Matilde Brandi. Continua: «Noi costruiamo ancora le forme di legno, poi facciamo testare i prototipi alle dipendenti che ci camminano per 8 ore consecutive per poi riferirci quali difetti hanno, così possiamo modificarli in produzione. Usiamo cuscinetti di feltro per ammorbidire la pianta... sono mille i dettagli che bisogna applicare alle calzature a tacco alto per renderle confortevoli. Ogni tipo di piede ha le sue esigenze che corrispondono a determinate modellature».
Ma come si sceglie il trampolo giusto? «Non basta provarlo da sedute. Con entrambe le scarpe nel negozio si devono fare almeno trenta passi. Poi bisogna privilegiare la vera pelle, o anche i tessuti ma sempre con fodera in pelle e fondo in cuoio. E comprare solo il made in Italy. Le scarpe realizzate in Cina o in Romania sono spesso dure e mal fatte», sottolinea Annarita Pilotti.
Il tacco slancia, impone un’andatura dritta, regale, ci fa sentire più belle e sicure. Agli uomini, tra l’altro, piace più delle scollature. Su questo non si discute. Sul «Daily Telegraph» si legge che i tacchi alti si mettono dai 12 ai 63 anni, con una flessione in discesa durante i mesi della maternità.