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 2009  agosto 09 Domenica calendario

ROMA - Un film già visto dal titolo scontato: Vogliono comprare la Roma. La trama è sfiancante. Ci sono i debiti di Italpetroli che aumentano, c´è una società sul mercato che si deprezza e ci sarebbe anche un patrimonio emotivo da tutelare (i tifosi, la città)

ROMA - Un film già visto dal titolo scontato: Vogliono comprare la Roma. La trama è sfiancante. Ci sono i debiti di Italpetroli che aumentano, c´è una società sul mercato che si deprezza e ci sarebbe anche un patrimonio emotivo da tutelare (i tifosi, la città). Non appena ci si siede al tavolo delle trattative, almeno una delle parti interessate scompare. Se non tutte e due. Fine del film. Mikhail Prokhorov, il nuovo potenziale acquirente, è un oligarca russo di pezzatira recente. Ha fatto i soldi estirpando nichel dal circolo polare artico e adesso è il russo più ricco del mondo. Ha 44 anni e lo raccontano come uno dei pochi del suo rango ad aver saputo aggirare l´ultima crisi. Ma non è del tutto vero: ad agosto 2008, mentre Soros stava per prendere la Roma, cercò di acquistare Villa Leopolda, ultima residenza degli Agnelli in Costa Azzurra (500 mln di euro). Prokhorov lasciò 55 mln di caparra alla proprietaria, Lily Safra, vedova del banchiere svizzero-libanese Edmond Safra, poi ebbe una crisi di liquidità e ci ripensò. Chiese i soldi indietro: «La legge francese non lo prevede», gli risposero. Fino a un mese fa si sapeva che a Prokhorov piacevano gli affari, le donne, lo sci e il kickboxing. Da un mese si sa che vorrebbe comprare la Roma col benestare di Putin. Lo descrivono strano ma risoluto. Un esempio: pur essendo proprietario di otto yacht ha costretto la Procura di S. Pietroburgo ad aprire un fascicolo perché il 5 giugno scorso volle togliersi lo sfizio di organizzare un party a bordo dell’Incrociatore Aurora, quello da cui partì il colpo che il 25 ottobre del 1917 diede inizio alla rivoluzione bolscevica. Un mese fa un suo emissario inizia a trattare con Unicredit scavalcando Sensi e Geronzi: 210 mln l´offerta. Unicredit gioca al rialzo: ci sarebbe anche un altro compratore. Si arriva a 250 mln. Ma Prokhorov non intende muoversi perché conosce la situazione: finché Geronzi non nominerà l´annunciato "traghettatore" per la cessione della società. Geronzi (Mediobanca) aveva detto a Profumo (Unicredit) di aver bisogno di sei mesi per vendere la Roma. Unicredit gli aveva risposto male, forse così: «Non ti do neppure sei giorni». Tensione. La Sensi corre a Palazzo Chigi da Letta e ne esce con un appello a Unicredit: «Siate morbidi con la Roma». Stallo infinito. Intanto si vende Aquliani, i tifosi affiggono manifesti contro la Sensi e nei blog monta la furia. La vendita della Roma è una fetta di prosciutto nel sandwich fra due banche. L´ennesimo re mago che arriva da oriente i soldi ce li avrebbe, ma per ora ha le mani legate.