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 2009  agosto 07 Venerdì calendario

CROCIERE MORDI E FUGGI A PORTOFINO MEZZ’ORA IN PIAZZETTA POI TUTTI ALL’OUTLET


Le gigantesche navi che portano in giro i turisti nel Mediterraneo hanno iniziato a fare tappa nel Golfo del Tigullio
Ma è un´invasione beffa: il tempo di un caffè e i gruppi vengono montati sui pullman per andare a fare shopping altrove

PORTOFINO - Sembra di essere in bicicletta quando a fianco passa un Tir. Noi duecento siamo sul traghettino Santa Margherita-Portofino (euro 8,50, andata e ritorno), loro sono sulla Legend of the Seas, una navona da crociera sulla quale «puoi gustare l´astice nella sala da pranzo Romeo e Juliette» o farti una nuotata nelle due piscine. Per noi, un viaggio di 16 minuti. Per loro, tredici giorni a spasso in tutto il Mediterraneo. Ma siamo tutti qui con lo stesso sogno: guardare Paraggi dal mare («Ma è proprio quello il castello di Berlusconi?») e scendere per una passeggiata a Portofino, l´unico posto al mondo - questa la promessa - dove «puoi vedere i vip in mezzo alla gente».
La Legend non può certo entrare nel porticciolo, noi sì. Quando loro cominciano a scendere su barche più adeguate all´approdo, noi siamo già nella mitica piazzetta. Ma basta poco per capire che l´idea della gita non è troppo originale: nel porticciolo più famoso del mondo sembra infatti di essere al Colosseo. Gruppi e comitive, scesi da barche e barconi, seguono le guide con ombrellino e cartello, si contendono ogni metro quadro, fanno avanti e indietro nell´arco della piazzetta, ascoltano le guide costrette all´urlo e dopo mezz´ora sono già sul piede di partenza.
«Almeno questi un gelato se lo prendono, magari comprano qualche cartolina», dice arrabbiato Maurizio Polo, uno dei titolari del ristorante Lo Stella. «Gli altri passano, scattano qualche foto e subito vengono portati ai pullman. E sa dove vanno? Negli outlet, a fare spesa. O anche all´Oviesse di Rapallo. L´altro giorno ne ho visto tornare un centinaio, tutti con le borse Oviesse. Ripassano da qui dopo qualche ora e ripartono senza fermarsi un minuto». Gli "altri" sono i croceristi, della Legend o della navi Msc che dal maggio 2008 hanno annunciato di avere scelto Portofino e Santa Margherita come approdi e che invece usano questi porti come fossero stazioni delle corriere. In fin dei conti, quelli che rendono di più siamo noi, i croceristi da otto euro e mezzo. Si può restare qui tutto il tempo che si vuole, il traghetto del ritorno parte allo scoccare di ogni ora, fino a sera.
C´è chi si mangia un panino con pane e prosciutto sotto la targa che ricorda Guy de Maupassant, arrivato qui nel settembre con il suo veliero Bel Ami, «trovando pace al suo spirito inquieto». C´è chi, dopo avere letto e riletto la tabella dei prezzi, si siede al ristorante. Se si sta attenti, non si rischia. Allo Stella spaghetti allo scoglio, minerale e caffè costano 23 euro. «Tutti vengono qui a Portofino - dice Maurizio Polo - perché qui abitano due o trecento vip, che stanno chiusi nelle ville e anche le ville sono nascoste dal bosco. Ogni tanto scendono, magari per una cena. Ma la nostra fortuna non sono loro: sono quelli che vengono qui sperando di incontrare uno o due di quei famosi due o trecento. Tanta gente così non l´abbiamo mai vista ma non abbiamo nemmeno mai visto incassi così magri. Questi turisti mordi e fuggi passano, ripassano, tornano a passare e c´è chi non spende 1 euro. Se vent´anni fa, quando non c´era questa invasione, facevo 100 coperti, ora ne faccio 40. E c´è chi sta peggio».
Il Puny è quasi pieno, ma alla Taverna del marinaio e da U Mariu - sono le 13,30 di un sabato d´agosto - tutti i tavoli sono vuoti. «Tanti mi fermano - racconta Giorgio, che per 3 euro serve caffè e acqua al tavolino di un bar della piazzetta - solo per chiedermi: è quello il castello di Berlusconi? Io dico sempre sì. Loro si fanno le foto con quella casa là in alto sullo sfondo e sono contenti. Peccato che il castello da qui non si veda. E dietro il monte, a Paraggi».
Si torna a Santa Margherita e si trovano anche delle sorprese. «Ho firmato un´ordinanza - dice tutto contento il sindaco Roberto De Marchi - per lasciare i bar aperti fino alle 4 del mattino, e questa per noi è una rivoluzione. Stiamo organizzando addirittura la nostra prima notte bianca. Grazie al cielo il Covo di Nord Est ha riaperto e adesso speriamo che arrivi anche la movida. Qui, se non facciamo qualcosa, rischiamo di vivere di ricordi». "Santa" - qui tutti la chiamano così - è una Bella addormentata. La movida non è mai arrivata perché i giovanotti milanesi che arrivavano con la Giulietta ad ascoltare Charles Aznavour e che hanno continuato a frequentare la Santa adesso hanno la stessa età dello chansonnier francese e negli ultimi decenni hanno voluto solo tanta tranquillità.
«Gli anni ”60 e ”70 - dice il sindaco - sono stati la nostra fortuna e la nostra disgrazia. Fortuna perché qui arrivava mezzo mondo. Scendevano nei nostri hotel Soraya, Rex Harrison, Rock Hudson, l´imperatore di Etiopia, Anita Ekberg... Frank Sinatra, Charles Aznavour, Mina, Liza Minelli venivano a cantare nel vecchio Covo. Disgrazia perché, visto che tutti venivano qui, in troppi hanno creduto che la manna potesse scendere all´infinito. Ma allora in Italia c´era una sola autostrada che partiva da Milano e arrivava qui. Adesso con 10 euro prendi un volo low cost per Ibiza. Siamo rimasti per anni ad aspettare che i frutti cadessero dall´albero. Il risultato? Solo nel 2008, ad esempio, rispetto al 2007 abbiamo perso il 20% degli arrivi e delle presenze. Oggi non riusciamo nemmeno a cogliere le occasioni che ci passano davanti. I ricchi turisti delle crociere vengono portati fino all´outlet di Serravalle, un´ora e mezzo di corriera con le curve dei Giovi, e chissà come sono contenti. E noi ci perdiamo tutto questo ben di Dio».
Al Grand hotel Miramare il tempo sembra essersi fermato. Nelle suite dove Laurence Olivier e Vivien Leigh (la protagonista di Via col vento) vissero la luna di miele e dove fu ospitato l´imperatore Hailè Seilassiè arrivano ancora gli ex giovanotti milanesi ma non i loro nipoti. «Abbiamo ancora clienti - dice Andrea Fustinoni, uno dei tre fratelli proprietari - ma ogni anno è più dura. Una signora mi ha detto che il figlio ventenne qui a Santa non sapeva dove divertirsi e allora tutte le sere partiva per le discoteche di Forte dei Marmi. La signora voleva vendere la casa e trasferirsi là. Per fortuna il Covo ha riaperto i battenti».
La speranza di resurrezione è dunque legata all´avvento della movida e a questa disco con ristoranti, «la sola a picco sul mare, fra Santa e Portofino, assieme al castello dei Bonomi Bolchini affittato da Berlusconi». «Siamo partiti a maggio - dice Stefano Rosina, uno dei soci - e possiamo dire che la scommessa sembra vinta. Aprire un locale chiuso da sette anni è un´impresa». Ogni sera c´è la fila per entrare, tanti vengono esclusi. una tecnica collaudata, per creare l´attesa, fare crescere la voglia di spendere 25 euro per la consumazione obbligatoria e vivere un evento. Tre ristoranti, da 35 a 125 euro, musica con dj. «Dolce e Gabbana hanno due tavoli fissi. L´altra sera, a cena, sono arrivati i ministri Ignazio Larussa e Giulio Tremonti». Al tramonto, nel golfo sotto il Covo, si accendono tutte le luci della Legend of the Seas. La nave muove verso il largo. Anche la crociera con outlet incorporato in fondo è un mordi e fuggi.