Luciano de Vetta, Novella 2000, n. 31, 30/07/2009, p. 63, 30 luglio 2009
Costretto alla dieta dalla prostata e dalla bilancia impazzita, Paolo Villaggio ha incontrato a Porto Rotondo dei vecchi amici
Costretto alla dieta dalla prostata e dalla bilancia impazzita, Paolo Villaggio ha incontrato a Porto Rotondo dei vecchi amici. A loro ha fatto la seguente sconvolgente confessione: «Rubo nei supermercati e provo un piacere infinito nel rifugiarmi dietro un vicolo col mio bottino a scartare formaggini e merendine, e qualche volta anche scatole di fagiolini. Li mangio avidamente per compensare l’odio che provo nei confronti del riso bollito al quale sono condannato dai maledetti dietologi che mi stanno addosso». Ma non ha paura di essere scoperto e arrestato? Farebbe una figura barbina… «Nessuno osa e oserà mai fermare Paolo Villaggio all’uscita di un super, ha capito?». Poi, a testa china, ha ammesso: «Sì, approfitto della mia notorietà per evitare i controlli all’uscita. E’ ignobile. Per favore, non ditelo a mia moglie né ai dietologi, sarebbero capaci di raddoppiarmi la razione di riso bollito».