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 2009  luglio 30 Giovedì calendario

Magda Gomes non sopporta che si mostri al mondo la sua vita privata. «Non sono mica come certe persone che vivono solo per essere fotografate

Magda Gomes non sopporta che si mostri al mondo la sua vita privata. «Non sono mica come certe persone che vivono solo per essere fotografate. Nonostante non abbiano un lavoro né al cinema né in tivù. Mi riferisco alle varie fidanzate, mogli o amanti di personaggi noti che frequentano feste solo per essere immortalate accanto a questo o quel vipparello e poi comparire sui giornali pettegoli. […] Io in discoteca ci andrò una volta ogni morte di papa perché preferisco starmene a casa a Milano con i miei amici, cenare con loro, farmi quattro risate seduta sul divano. Cose così. Alla fine risultò anche un po’ noiosa mentre la gente vuole sognare. Io non sono una da gossip. Ho lo stesso fidanzato da sei anni». Però è un fidanzato da favola, Heinrich Hanau von Schaumburg, un principe austriaco. «In più vive a Miami e quando torna in Europa preferiamo andare a Vienna. A Milano stiamo poco, per questo girano poche foto di noi due insieme. Lui è molto riservato, evitiamo le passeggiate in centro». Si sono conosciuti a una festa di compleanno a Miami a casa d’amici. Come si è presentato? «”Ciao sono Heinrich”. Che fosse un aristocratico l’ho scoperto dopo un mese da un suo amico: lui non me l’aveva neanche detto. Perché lo considera solo un titolo, quello di principe. Se si fosse presentato dicendo: ”Ciao, sono il principe d’Austria” io mi sarei messa a ridere. Non mi piacciono quelli che se la tirano». Però un principe è un principe. «Io non ho mai dato importanza alla classe sociale degli uomini che ho amato. Ho avuto anche un meccanico, un impiegato e tanti rospi prima di un principe. Basta che un uomo ti tratti da principessa, il resto non conta. Se c’è l’amore io mi accontento anche di una capanna. Sono una donna indipendente». E’ dal 2006 che lei annuncia le nozze ma alla fine non vengono mai celebrate. «Siete voi giornalisti a fare supposizioni. Io dico A, voi scrivete B. […] Siamo due persone discrete. Non amiamo strombazzare in giro certe notizie. Anzi, sa che le dico? Quando lo decidiamo lo facciamo e basta e non avvertiamo nessuno. Semmai, avvisiamo a cerimonia terminata». Sarà in chiesa. «Ma io sono una sobria, non sopporto i ”Sì” con centinaia di invitati. Il nostro sarà per pochi intimi».