Martina Carnesciali, La Stampa 7/8/2009, 7 agosto 2009
Oz, l’altra faccia del mago. Esattamente settant’anni fa veniva girato Il Mago di Oz, ormai considerato un classico nella storia del cinema
Oz, l’altra faccia del mago. Esattamente settant’anni fa veniva girato Il Mago di Oz, ormai considerato un classico nella storia del cinema. Pellicola che possiede anche un’altra grande caratteristica: nessun altro film hollywoodiano è circondato da così tante leggende e dicerie. Per ricordare l’anniversario, l’Independent on Sunday ha intervistato quasi tutti i membri superstiti del cast, ognuno dei quali ha interpretato un Mastichino (i piccoli abitanti del paese di Oz). Nel corso degli anni è stato dichiarato che gli attori nani che interpretavano i Mastichini trasformarono l’hotel «Culver City» in un baccanale. La leggenda sembra essere iniziata con le dichiarazioni del produttore Mervyn LeRoy subito dopo l’uscita del film: «Facevano orge in albergo, e abbiamo dovuto chiamare la polizia». Molti anni più tardi, Judy Garland commentò: «Erano solo ubriachi. Facevano giusto un pó di confusione la notte, e la polizia li ha fermati». C’erano poi storie di un tedesco così ubriaco che cadde all’interno di un water (cosa assolutamente impossibile, anche per qualcuno alto meno di un metro), e molto altro. Irvine Welsh, pochi anni fa, ha addirittura scritto un’opera basata su tali indiscrezioni. divertente indagare nella memoria dei vecchi attori, i quali ricordano il periodo delle riprese con gli occhi velati da sciropposa malinconia. Sbornie sul set Margaret Pellegrini, oggi 85enne, quando ne aveva 15 fu l’interprete di una Mastichina. Commenta: «Molti di loro amavano uscire e bere qualcosa, ma niente è sfuggito di mano. Ognuno si divertiva; non vi era niente di scabroso, le storie che si narrano sono esagerate». Jerry Maren, un cantante dei «Lollipop Guild» che accolsero Dorothy a Oz, ha dichiarato: «C’erano due o tre ragazzi tedeschi a cui piaceva bere birra. La bevevano al mattino, a mezzogiorno e alla sera, e lì nacquero alcuni problemi. Volevano incontrare ragazze, ma furono i soli». Un’altra di queste curiose leggende sostiene che, sullo sfondo della scena in cui Dorothy incontra l’Uomo di Latta, si vede un Mastichino impiccato a un albero. Non c’è però alcuna registrazione che lo dimostri: la figura in questione, infatti, sembra essere quella di un grande uccello, usata per rendere più vivace il bosco. Un dramma vero, però, c’è stato: molti anni dopo la produzione del film, nell’aprile del 1962, Clara Blandick, ovvero la zia Em, diventava sempre più depressa a causa della sua cecità. Un giorno indossò una regale vestaglia blu, si circondò dei ritagli di giornale che parlavano di lei, prese una dose eccessiva di sonniferi e morì, sola, all’età di 81 anni. Pagati meno dei cani I Mastichini venivano pagati meno di un cane. Difatti guadagnavano 50 dollari a settimana, mentre Terry, uno dei quattro Cairn terrier che interpretavano Toto, il cane di Dorothy, riceveva 125 dollari a settimana. Margaret Pellegrini insistite comunque nel dire che Oz fu una meravigliosa esperienza. «Mio padre lavorava in un albergo e guadagnava circa 5 dollari a settimana. Io venivo pagata dieci volte di più. Ci sono volute otto settimane per girare le scene dei Mastichini, dopo le quali sono rimasta un altro mese a Hollywood per visitarla». Jerry Maren aggiunge: «Io non avevo mai incontrato altre persone piccole. Ero l’unico affetto da nanismo nella mia famiglia, e fare il film è stato il divertimento più grande di tutta la mia vita, a prescindere dal compenso». Vamp e streghe La Strega Cattiva, in realtà, non era molto cattiva nella vita reale. Margaret Hamilton, l’attrice che stava nascosta dietro al trucco verde, era un’insegnante i cui interessi l’hanno in seguito portata alla Board of Education di Beverly Hills. Ma i bambini continuavano a identificarla con la spaventosa strega, e non riusciva facilmente a far loro capire che quello era solo un personaggio inventato. La Metro Goldwyn Mayer, compagnia produttrice del film, inizialmente voleva Shirley Temple: difatti la ingaggiarono, ma vi furono complicazioni con la sua compagnia, la 20th Century Fox. Le storie sono molte, e non finiscono qui. Gracie Fields fu considerata per il ruolo di Glinda, la Strega Buona, mentre Gale Sondergaard avrebbe dovuto interpretare la Strega Cattiva: si rifiutò, dal momento che voleva avere il ruolo della vamp e non intendeva diventare brutta con il trucco. I capricci della Garland Si vocifera che Judy Garland fosse terribile. Margaret Pellegrini, riferendosi alla star, afferma invece che «era dolce e gentile. Durante le nostre pause, volevo sempre sedermi sul viale dorato e parlare con Judy. Era così felice di stare con tante piccole persone». Tutti gli altri Mastichini concordano: nessuno ha mai detto una brutta parola su di lei. Molti degli attori dei Mastichini, dopo il film, hanno avuto una buona carriera e una vita felice. Margaret Pellegrini si unì a una coppia di nani per alcuni show. «Lavorai con loro, divertendomi come una pazza, fino a quando non mi sposai nel 1943, rendendomi conto a posteriori di quanto Il mago di Oz fosse un film straordinario». Meinhardt Raabe, uno dei pochi Mastichini laureati, ha lavorato nel commercio di carne fino al momento della pensione. Egli è stato anche un pilota. E Karl Slover, che aveva quattro parti nel film - Mastichino, trombettista, soldato e una delle «teste di sonno» - ha ora 90 anni. L’unica Mastichina che fa eccezione è Olga Nardone, la più piccola di tutti, la quale afferma di essere una reclusa che vive a Boston. Martina Carnesciali