Gigi Padovani, Lastampa.it, 06/08/2009, 6 agosto 2009
Il ministro Zaia vara un decreto sull’origine di tutte le forme del latte - Una buona notizia per noi consumatori: il ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia ha annunciato un decreto, sottoposto al vaglio del ministero dello Sviluppo economico, di quello del Lavoro e della Salute, che sarà presentato alla Commissione europea
Il ministro Zaia vara un decreto sull’origine di tutte le forme del latte - Una buona notizia per noi consumatori: il ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia ha annunciato un decreto, sottoposto al vaglio del ministero dello Sviluppo economico, di quello del Lavoro e della Salute, che sarà presentato alla Commissione europea. Si richiede di specificare una maggiore informazione sui prodotti in vendita: ci deve essere l’origine, che invece ora è prevista soltanto per il latte fresco (una minoranza di quello in commercio). Il testo finale - spiega un comunicato del ministero - è composto di sette articoli. L’indicazione del luogo di origine scatterà per: - il latte sterilizzato a lunga conservazione; - il latte UHT; - il latte pastorizzato microfiltrato e il latte pastorizzato ad elevata temperatura; - i prodotti lattiero-caseari come i formaggi, i latticini, il burro e lo yogurt. Finora noi consumatori potevamo disporre di informazioni sull’origine dichiarata e controllata solo per il latte fresco che equivale a una produzione di 1.660.000 tonnellate l’anno e per i formaggi e latticini Dop, con 460.000 tonnellate sul totale di questi prodotti di 1.150.000 in Italia. In pratica si tratta di soltanto un terzo dei prodotti lattiero-caseari. Nel provvedimento firmato da Zaia è previsto anche che per i formaggi e i latticini, l’utilizzo di cagliate, ottenute dalla coagulazione di latte all’interno del processo di preparazione di altri prodotti alimentari, deve essere menzionato in etichetta con l’indicazione «formaggio ottenuto da cagliata» specificando il luogo di origine del latte impiegato nella cagliata. Viene poi «vietato l’impiego di proteine, di loro composti o di sostanze contenenti proteine nella fabbricazione di formaggi, ivi compresi i latticini». Speriamo che ora il governo passi davvero dalle parole ai fatti. Lo scopo della proposta è quello di valorizzare il "made in Italy", ma sappiamo che Bruxelles non vede mai di buon occhio ogni tentativo dei 27 Paesi membri di una eccessiva indicazione della nazionalità del prodotto, in quanto potrebbe essere contrario alla libera circolazione delle merci. Almeno, se la mozzarella è fatta con latte tedesco, lo possiamo sapere leggendo l’etichetta, per poi decidere se comprarlo. E anche il tema della cagliata è importante, perché gli "starter" esterni alterano i sapori del terroir.