Varie, 6 agosto 2009
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Podesta John
• Chicago (Stati Uniti) 15 gennaio 1949. Politico • «Chi lo incontra ai magazzini Sears in cerca di occasioni lo prende per un cliente qualunque. Eppure John Podesta è uno degli uomini più potenti nello staff del presidente americano, Barack Obama. Anzi, fuori dallo staff, perché ufficialmente Podesta non ricopre alcun incarico: occupa una poltrona tranquilla nelle file dei democratici al Congresso, niente di più e niente di meno. [...] Era lo sherpa di Bill Clinton nel blitz diplomatico che ha permesso di liberare Euana Lee e Laura Ling, le due giornaliste americane condannate a dodici anni di lavori forzati per spionaggio [...] padre italiano e madre greca, è un democratico con la passione per gli Ufo: secondo i complottisti, è uno dei pochi uomini sulla terra a conoscere tutti i misteri dell’Area 51, la base segreta che il governo avrebbe costruito nel deserto del Nevada per nascondere la verità sugli alieni. Alla sala stampa della Casa Bianca lo considerano una specie di eminenza grigia. arrivato a Washington alla fine degli anni Settanta, nel suo curriculum non ci sono battaglie storiche ma chi conosce gli equilibri di Capital Hill ricorda sempre di mettere il suo nome fra i pesi massimi del partito. Viene da Chicago come Obama, ma l’amicizia tra i due è una storia degli ultimi tempi; quella con i Clinton, invece, è vecchia di anni. John era il capo dello staff di Bill negli anni di Bill presidente, ha tenuto insieme la West Wing durante lo scandalo Whitewater e nei giorni dell’affaire Lewinsky. Sarebbe rimasto fedele alla famiglia [...] se Hillary Clinton non avesse ceduto troppo presto ai rivali. Ha offerto il proprio sostegno a Obama e il nuovo presidente gli ha concesso la guida del transition team, il gruppo incaricato di gestire il passaggio da un’Amministrazione all’altra. Il lavoro è terminato [...] e Podesta non ha domandato alcun incarico per sé. [...] Sul piano personale, l’obiettivo più importante messo a segno a Washington è il Center for American Progress (Cap), un think tank fondato nel 2003 con il chiaro intento di soppiantare club conservatori come l’Heritage Foundation e l’American Enterprise Institute. [...] Non esiste tema che il pensatoio di Podesta rifiuti di trattare, dal Pakistan al petrolio passando per welfare, ambiente e povertà globale. Secondo il Time Magazine, ”nessuna organizzazione ha mai avuto tanta influenza sulla Casa Bianca quanto il Cap [...]”. Se Obama ha deciso di avere Podesta al proprio fianco, non è soltanto per il contributo di idee. Il fratello minore di John, Tony, è uno dei dieci lobbisti più importanti d’America. [...]» (’Il Foglio” 6/8/2009).