ans.it, Roma, 06/08/2009, 6 agosto 2009
Inni regionali? Da ’O sole mio a Calabrisella - Il Tricolore non basta? Per rappresentare la nuova Italia federalista ci vogliono anche gli inni regionali, dice la Lega, che ha presentato una proposta di legge in questa direzione
Inni regionali? Da ’O sole mio a Calabrisella - Il Tricolore non basta? Per rappresentare la nuova Italia federalista ci vogliono anche gli inni regionali, dice la Lega, che ha presentato una proposta di legge in questa direzione. E allora, ecco una mappa delle possibili canzoni in grado di identificare le regioni stilata da esperti di musica popolare italiana. La Campania potrebbe adottare l’immortale ’O sole mio, scritta nel 1898, una delle canzoni piu’ conosciute al mondo, cavallo di battaglia di Beniamino Gigli e Luciano Pavarotti. Calabrisella, che racconta dell’incontro tra due giovani, uno innamorato dell’altra, si candida invece a diventare l’inno della Calabria. La più recente Romagna mia (anno 1954), ovviamente, quello della Emilia Romagna, ancora oggi una delle canzoni più ballate e cantate dagli italiani, oltre che la più eseguita nelle balere di tutta Italia. Parla di dolore, di fatica, di terra infida Maremma amara, resa famosa dalla voce di Caterina Bueno, Silvana Pampanini e da Lisetta Luchini, possibile inno della Toscana. Ma potrebbe anche essere Il cappello di paglia di Firenze, dall’opera lirica di Nino Rota, scritta nel 1945. Per il Piemonte, un grido di battaglia, ’Savoia! Si va’, mentre la Sardegna potrebbe adottare un canto a tenore, il canto che neutralizzava le lunghe solitudini del pastore, segno di integrazione e forma di identificazione tra cantore e comunità. L’inno della Lombardia potrebbe essere Oh mia bela Madunina, scritta da Giovanni D’Anzi nel 1935 e dedicata alla statua d’oro in cima al Duomo di Milano. Simbolo del capoluogo lombardo, è intonata dalle curve di Milan e Inter allo stadio. Per il Lazio, infine, gli esperti suggeriscono una canzone anticlericale i cui versi recitano: "E a Roma a Roma / ci sta un papa / che di soprannome / si chiama Pio Nono / lo butteremo giù dal trono / dei papa in Roma / non ne vogliamo piu".