lettera a Plus 24, Il Sole 24 Ore, 27/6/09, 5 agosto 2009
MAL DI BUDGET - IO, NONOSTANTE TUTTO, RISPETTO I CLIENTI
Sono un direttore di filiale di una banca e ho letto con grande piacere il risultato della ricerca pubblicata su «Plus24» del 30 maggio scorso, che a mio avviso può sintetizzarsi così: la vendita dei prodotti è fatta soltanto ed esclusivamente in funzione delle commissioni di up front che gli stessi generano. E questo alla faccia del soddisfare le esigenze del cliente, della Mifid e così via dicendo.
La mia inquietudine nasce dal fatto che vivo questo lavoro con grande rispetto per il cliente, filosofia che evidentemente non mi porta certo a essere ben visto dalla mia direzione; quando consiglio un cliente di acquistare un CcT al posto di una polizza index linked, non so quale delitto oppure reato commetto, ma i modi con i quali la direzione si rivolge a noi della rete rasentano la minaccia, il disprezzo per chi chiude la giornata senza vendere nessun prodotto; poco importa se i clienti sono soddisfatti dei nostri consigli e della nostra consulenza.
Siamo indietro con il budget, dobbiamo recuperare redditività per cui ci dicono di piazzare index! Adesso mi chiedo se sia mai possibile, malgrado quello che è successo nel mondo, che nessuna autorità competente intervenga con tutta la competenza e la forza necessaria per segnare un cambio di passo.
Noi della rete, abbiamo due scelte: consigliare ogni cliente con la giusta interpretazione delle sue esigenze, oppure pensare soltanto al budget non curandoci del domani e del rispetto del cliente stesso. Appartengo alla prima categoria, ma pago un prezzo, in termini di serenità personale e qualità della giornata lavorativa, altissimo. Non nutro realmente grandi speranze che le cose possano cambiare.
Un direttore di filiale - (via e-mail)