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 2009  agosto 03 Lunedì calendario

MISS MINE", SHOCK IN CAMBOGIA AL CONCORSO VINCE UNA PROTESI


L´idea è di un regista norvegese: "Una provocazione per illuminare il dramma"
Qui sono 25mila le persone che hanno perso un arto a causa degli ordigni

Ogni aspirante Miss porta una scintillante corona sul capo, indossa un elegante abito colorato ed è priva di una gamba. Concorre non solo per il titolo di reginetta di bellezza, ma per una protesi su misura. A debuttare sabato a Phnom Penh non è stato il solito concorso di bellezza, ma "Miss mina antiuomo Cambogia", un´iniziativa che come la precedente edizione angolana del 2008 sta facendo discutere già alle prime battute. A cinque giorni dall´inaugurazione di una mostra delle foto delle finaliste il ministero per gli Affari sociali, tra gli stessi promotori dell´evento, ha chiesto agli organizzatori di annullarlo «per proteggere l´onore e la dignità delle persone inferme».
L´idea di un concorso provocatorio, per alcuni di cattivo gusto, che puntasse letteralmente i riflettori sugli orrori provocati dalle mine antiuomo, è venuta al regista teatrale norvegese Morten Traavik nel 2003 mentre visitava l´Angola appena uscito da una guerra civile trentennale. Due cose lo impressionarono: la passione angolana per i concorsi di bellezza e le mutilazioni causate dalle mine. Decise di sfruttare la sua esperienza da palcoscenico per sposare le due cose. «Credo molto nei contrappunti - sostiene Traavik - un buon vecchio trucco teatrale. Qui il contrappunto è mettere insieme "mina" e "miss". il contrappunto tra la tragica realtà delle mine antiuomo e la gioiosa celebrazione della vita insita in un concorso di bellezza».
Augusta Urica e Maria Restino Manuel, le vincitrici dell´edizione 2008, sono state l´incarnazione di quest´insolito connubio in Angola. Più ostacoli sta incontrando la sua combinazione in Cambogia. Non che manchino le candidate. Insieme ad Angola e Afghanistan, la Cambogia è il Paese più colpito dalla piaga delle mine-antipersone: 63mila le vittime, almeno 25mila quelle rimaste prive di un arto. tra loro che sono state scelte le 20 finaliste, una per provincia. Le loro foto corredate di dettagli sull´incidente che le ha mutilate si trovano sul sito miss-landmine.org dove da sabato gli internauti possono votare chi vorrebbero vedere incoronata a dicembre. E tutte fremono per il lancio vero e proprio dell´iniziativa che avverrà il 7 agosto. A frenare i loro entusiasmi è giunto ieri il dietrofront del ministero che nel 2007 aveva approvato l´iniziativa. Inatteso sì, ma preceduto dalle stesse critiche che l´anno scorso accompagnarono il concorso angolano: c´è chi ha paragonato la competizione a un "freak show", una fiera di mostri, e chi ha accusato i promotori di "sfruttare" le vittime. Miss Phnom Penh alias Song Kosal, 24 anni, mutilata all´età di cinque da una mina, non ha dubbi sull´iniziativa: « un´opportunità perché il mondo non discrimini i disabili. Anche noi abbiamo il diritto di essere belle». Spera che Traavik, che ha subito chiesto un incontro con le autorità, riesca a convincere dello stesso il governo.