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 2009  agosto 05 Mercoledì calendario

IN GERMANIA 500MILA POSTI NON TROVANO CHI LI OCCUPA

La recessione è forte; il mercato del lavoro soffre, eppure in Germania ci sono 500mila posti di lavoro scoperti, vacanti. A fronte di una disoccupazione che colpisce tre milioni e mezzo di persone. questo il contesto in cui ieri il partito socialdemocratico ha ribadito l’obiettivo della piena occupazione entro il 2020.
I dati dell’Ufficio federale del lavoro di Norimberga sono sorprendenti. A fine luglio, le proposte di lavoro erano ben 484mila, in calo rispetto allo stesso mese del 2008, ma sempre a livelli molto elevati. Il mercato del lavoro tedesco soffre di un forte disallineamento tra domanda e offerta, stridente in un momento economico così difficile.
Il fenomeno è strutturale in Germania, ma secondo Holger Schäfer, esperto dell’istituto Iw di Colonia, i dati di oggi sono particolarmente elevati: «Il numero di posizioni inevase è superiore a quanto abbiamo registrato durante altre crisi economiche», come nel 2004 o nel 1993 quando le offerte di lavoro non coperte erano circa 300mila.
Dietro ai dati pubblicati dall’Ufficio federale del lavoro vi sono almeno due messaggi. Oltre al forte disallineamento tra domanda e offerta, le cifre sottolineano come nonostante la recessione economica vi siano settori produttivi che continuano ad assumere: in particolare il settore informatico, la chimica e l’industria alimentare.
Qualche giorno fa ha fatto scalpore l’associazione degli insegnanti DphV: ha rivelato che secondo i suoi calcoli ci sarà questo autunno una carenza di 40mila professori nelle scuole tedesche. La DphV ha quindi consigliato alle regioni, responsabili dell’istruzione in Germania, di assumere insegnanti stranieri, dell’Europa dell’est dove non mancano i germanofoni.
In Germania mancano anche 61mila ingegneri e 50mila professionisti in campo sociale. Nonostante la crisi alcune aziende stanno crescendo. Vuoi perché la recessione sta offrendo loro nuove opportunità (come McDonald’s Deutschland che sta assumendo 2.000 persone), vuoi perché colgono l’occasione per rafforzarsi in vista di una prossima ripresa economica. Parlando alla Welt am Sonntag, Marlies Schäfer, portavoce dell’associazione dei produttori di macchine utensili Vdma, la stessa che di recente ha annunciato un calo degli ordini del 40% annuo, ha spiegato nei giorni scorsi: chi può utilizza la crisi per assumere manodopera qualificata, come per esempio ingegneri meccanici.
Non si può escludere che l’elevato numero di posizioni inevase sia dovuto anche alla tentazione di molti di respingere offerte non particolarmente allettanti. C’è da dire però che con le riforme degli anni scorsi i disoccupati non hanno interesse a rifiutare posti di lavoro, come invece facevano in passato, perché i sussidi di disoccupazione sono calati drammaticamente.
Proprio ieri intanto il candidato Spd alla cancelleria Frank- Walter Steinmeier ha presentato ufficialmente il suo progetto per creare quattro milioni di posti di lavoro entro il 2020, cavalcando settori quali la sanità, l’industria e i servizi. Il progetto, dato alla stampa nel fine settimana, è stato criticato da più parti perché ritenuto poco realista. Le reazioni negative hanno indotto Steinmeier a un imbarazzante correzione di tiro: «Non prometto quattro milioni di posti di lavoro. Dico però che l’obiettivo è raggiungibile se ci uniamo nello sforzo». A sette settimane dal voto federale il partito socialdemocratico inanella gaffe, anche su un tema così caldo e pressante.