Ennio Fortuna, ItaliaOggi 5/8/2009, 5 agosto 2009
Una mano per due stragi - L’ex procuratore di Bologna: la bomba alla stazione collegata a Ustica - Sono stato procuratore della Repubblica a Bologna dal 1996 al 2000
Una mano per due stragi - L’ex procuratore di Bologna: la bomba alla stazione collegata a Ustica - Sono stato procuratore della Repubblica a Bologna dal 1996 al 2000. Il processo per la strage alla stazione era da tempo concluso; tuttavia, raccogliendo un’istanza molto sentita in città, anch’io, appena assunte le nuove funzioni, ritenni mio dovere informarmi e cercare di capire. Altri colleghi lo avevano fatto prima di me, e altri l’hanno fatto dopo. Tutti coloro che si sono occupati dal vivo della vicenda, pensano che la verità sia stata accertata e dichiarata, ma si tratta purtroppo di una verità monca, parziale, incompleta. Forse anche perché è mancato il riscontro e il confronto con l’altro grande mistero dello stesso periodo, la strage del DC-9 di Ustica. (...) L’aereo era partito proprio da Bologna poche settimane prima della strage della stazione, e dopo la prevista sosta a Palermo doveva rientrare all’aeroporto di partenza. mancata negli inquirenti di Ustica la capacità o la volontà di collegare i due fatti. Se l’ipotesi della bomba nel bagagliaio del velivolo fosse stata tenuta in maggiore considerazione e seguita, si sarebbe subito scoperto che l’esplosione, secondo gli orari, doveva avere luogo nell’aeroporto bolognese (l’aereo accumulò infatti un forte ritardo, e proprio per questo si trovò nel cielo di Ustica ad un’ora in cui avrebbe già dovuto essere di ritorno a Bologna). Quando arrivai a Bologna cercai di operare il collegamento logico tra i due episodi, ma il processo per la strage della stazione era già irrevocabilmente concluso e l’altro era ormai troppo avanti, con la competenza di Roma ormai definitivamente stabilita. Dovetti quindi rinunciare. Di fatto a Bologna non si è mai indagato sulla strage di Ustica, né l’autorità giudiziaria romana ha svolto particolari accertamenti nell’aeroporto emiliano. Tutto è stato fatto a Roma, benissimo per quanto ne so, ma scartando in partenza un piano di ricerche che poteva essere fruttuoso o almeno promettente. Il processo per la strage di Ustica non mi risulta ancora concluso. Per di più si tratta di un processo senza indagati con riferimento all’episodio principale, secondo questa ipotesi, strettamente legato alla strage della stazione, e verosimilmente opera dello stesso gruppo eversivo. Il bersaglio preso di mira era ovviamente il sistema aeroportuale e ferroviario di Bologna nella stagione turistica, ma senza scartare l’idea che il progetto della bomba alla stazione sia nato dal fallimento del primo attentato (le vittime del quale furono i viaggiatori a bordo del DC 9, ma non anche i passeggeri, il personale e le strutture aeroportuali). Si può quindi ancora indagare senza rimettere in discussione i risultati conseguiti, ma per completarli, e chiarire ciò che è ancora coperto dal mistero.