l. mont., la Repubblica 4/08/2009, 4 agosto 2009
PRATO - Un telo nero di cellophane per oscurare le insegne irregolari dei negozi, quelle non tradotte in italiano o prive di autorizzazioni
PRATO - Un telo nero di cellophane per oscurare le insegne irregolari dei negozi, quelle non tradotte in italiano o prive di autorizzazioni. l´ultima battaglia che la nuova giunta di centrodestra di Prato ha inaugurato nelle strade di Chinatown. «Vogliamo lanciare un messaggio chiaro: non esistono zone franche in città», ha detto l´assessore alla sicurezza urbana Aldo Milone. Assieme allo «spegnimento» delle insegne, ai trasgressori, una multa da 50 euro (ma la sanzione può arrivare fino a 500). Nel mirino dei controlli di uno dei più grandi agglomerati dell´immigrazione cinese in Italia, le insegne pubblicitarie di bar, supermercati, commercio e laboratori tessili che, secondo un regolamento approvato dalla precedente giunta di centrosinistra, possono essere in qualsiasi lingua straniera, ma devono avere una traduzione e l´italiano deve essere al primo posto, prevalente negli spazi e nelle dimensioni dei caratteri. Ieri in via Filzi, cuore della Prato che legge gli ideogrammi, i vigili hanno impacchettato l´insegna di un ristorante, di un negozio di informatica e di un piccolo supermercato. « il primo passo», promette il sindaco Roberto Cenni che in campagna elettorale ha promesso di riportare la legalità a Chinatown. Gli esercenti con le insegne irregolari avranno dieci giorni di tempo per correggerle altrimenti con un´ordinanza verranno rimosse.