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 2009  agosto 04 Martedì calendario

Tutti gli sforzi delle autorità britanniche si sono rivelati inutili: l’H1N1 ha già rinunciato al suo elegante nome di "Influenza A", pur colpendo anche nelle fasce privilegiate - come nel caso dell’amico di Harry Potter - per adeguarsi ai nuovi media dove, nell’immaginario collettivo, risponde al più pedestre nome di "la suina"

Tutti gli sforzi delle autorità britanniche si sono rivelati inutili: l’H1N1 ha già rinunciato al suo elegante nome di "Influenza A", pur colpendo anche nelle fasce privilegiate - come nel caso dell’amico di Harry Potter - per adeguarsi ai nuovi media dove, nell’immaginario collettivo, risponde al più pedestre nome di "la suina". Nonostante in questo mutamento adattativo ci sia molto di immaginario e molto di collettivo, Harry Potter non c’entra, non direttamente almeno. Il fatto è che più la diffusione è virale più si allarga lo spazio collettivo dell’immaginazione. Il contatore delle vittime "della suina" sta arrivando al migliaio: potrebbe avere un impatto devastante sulle famiglie e sulla già stremata economia globale, far collassare i sistemi sanitari e mettere alla prova i governi nella loro capacità di gestire il panico di massa. Un aspetto critico è il posizionamento del virus su internet e come la rete può diventare un fondamentale strumento di prevenzione e di lotta. Gli organismi internazionali la stanno sfruttando, ma il web è un’arma a doppio taglio. Il dibattito online trascende le singole discipline con la stessa velocità con cui "la suina" attraversa oceani e culture. L’aspetto strettamente medico illustra bene il punto. La paura, che su internet può serpeggiare indisturbata, oltre a diffondere i nuovi rimedi ha fatto emergere un altro aspetto chiave: la questione dell’impatto psicologico che tuttavia la stessa rete contribuisce a mitigare. Grazie anche ai nuovi media, ci si può collegare a Twitter, come ha fatto Camilla dal Regno, per far sapere al mondo: «sono in quarantena perché Courtney ha la suina». Un altro filone lo ha aperto il ministro della Sanità Usa, Kathleen Sebelius, con l’annuncio che i produttori di vaccini non pagheranno per eventuali danni causati dagli stessi, facendo crescere nella blogosfera il numero di quanti, contrari ai vaccini, si rivolgono alla medicina alternativa. Dagli Emirati Arabi arriva la voce della dottoressa Suilaikha Hamza che spezza una lancia a favore dell’omeopatia: «aiuta come con i sintomi dell’influenza normale». Quanto all’omeopatia, la medicina ufficiale, pur digerendo con un certo imbarazzo la notizia che una farmacia che vanta lo stemma di fornitore della Real Casa inglese spacciava per efficace un composto omeopatico, non si dice contraria per principio. Avverte invece sulle conseguenze delle altre cure, di cui tuttavia sul web si conferma la provata efficacia. Si può cominciare, per esempio, dalla nota soluzione MMS (Soluzione minerale miracolosa) che diversamente dagli antibiotici uccide ogni tipo di virus e anche i batteri. Un veloce controllo sulla rete insinua però un dubbio in quanto il suo principio attivo, il biossido di cloro, «è un gas tossico e corrosivo». Un buon disinfettante, insomma, come l’aglio, anch’esso raccomandato meglio se masticato crudo. L’aglio potrebbe inoltre rivelarsi più valido, a livello preventivo, degli appelli del governo a restare in casa e a non frequentare i posti affollati. Divise sono le opinioni invece sulla necessità di andare incontro al virus stando in forma, ossia, con il fegato ripulito, avendo mangiato leggero e bevendo molta acqua. Recente sarebbe il consiglio di «esporsi al sole per 15 minuti senza protezione perché la vitamina D, aiutando la vitamina C, rafforza l’organismo» e, in ogni caso la vitamina D «è meglio della vaccinazione perché funziona anche contro il cancro, sebbene i vostri dottori non ve lo diranno». La paura dell’influenza - si dice in rete - può motivare a perdere peso e a sentirvi più in forma. Qualcuno ribatte però che il virus colpisce anche gli organismi sani e quindi forse tutto questo essere in forma non serve a molto. Altro consiglio di buonsenso, che fa tanto ricetta della nonna, è il brodo di pollo in inverno e il latte di cocco d’estate. Sempre tra le ricette estive figura l’italianissimo basilico che con un po’ di miele e cannella aiuta contro i sintomi. L’altra soluzione proposta è quella di dormire bene, cosa che però la maggior parte delle persone potrà fare forse non prima di Natale, visto che la disoccupazione crescente potrebbe rivelarsi più resistente dei ceppi dell’H1N1. Da ultimo, ci sono le diverse soluzioni proposte su YouTube. Basti illustrarne una: la mascherina efficace contro tutti i virus, proprio tutti, fornita con dei guanti, a degli occhiali per vedere meglio il virus e non finisce qui perché per soli 19,95 dollari riceverete anche altri prodotti tra cui una pistola, che quando la pandemia colpirà, potrebbe risultare utile a tenere a bada i vicini che avranno finito le scorte o permettervi di arrivare allo scaffale del supermercato senza che qualcuno vi starnutisca addosso.