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 2009  agosto 04 Martedì calendario

MENO REATI, MILITARI NELLE CITTA’ PER UN ALTRO ANNO


Meno furti, scippi, rapine, omicidi. I reati denunciati sono in calo, nel 2008 hanno avuto una flessione dell’8,1%. Merito anche, sostiene il ministro dell’Interno, dei militari in città. «Il dispositivo sperimentato si è dimostrato molto efficace», per Maroni che ieri ha firmato il decreto di proroga dell’operazione ”strade sicure”: i militari saranno impegnati al fianco delle forze di polizia a vigilare le città per un altro anno ancora. E saranno più numerosi: dagli attuali 3.000 uomini si passa a 4.250.
Non era affatto scontato che ci fosse il necessario «concerto» del ministro della Difesa La Russa. La «divergenza di opinioni» tra i due ministri, che ha messo a rischio il proseguimento dell’operazione, avrebbe riguardato l’impiego dei 1.250 soldati destinati ad aggiungersi ai 3.000 che già ora presidiano siti fissi (2.000) e pattugliano le strade (1.000). La Russa, a quanto pare, avrebbe voluto impiegarli in gran parte nelle pattuglie miste con poliziotti e carabinieri, Maroni, invece, nella vigilanza di obiettivi sensibili. Alla fine è stato raggiunta una soluzione di compromesso, con la decisione di destinare ai pattugliamenti circa 500 soldati in più. «Ringrazio il ministro Maroni per avere concordato sulla mia proposta di intensificare anche per i prossimi due semestri il concorso dei militari nel controllo del territorio», dice La Russa spiegando che i 1.250 soldati supplementari (un incremento ottenuto «senza aumenti di risorse») «andranno anch’essi a collaborare con carabinieri e polizia nei quartieri più a rischio, nel controllo dei siti sensibili (ambasciate, aeroporti, stazioni, ecc. ) e nella vigilanza dei Cie (centri di identificazione ed espulsione dei clandestini)».
Una nota del Viminale sottolinea che «la presenza dei militari viene confermata nelle province di Bari, Caserta, Catania, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma, Torino e Verona e viene estesa a quelle di Bergamo, Bologna, Firenze, Foggia, Genova, Messina, Piacenza, Pordenone, Prato, Rimini, Treviso, Vercelli e Venezia».
Città più sicure, anche grazie ai militari, sottolineano i due ministri. Come rivelano i dati del Viminale, i reati sono in calo. Diminuiti del 23% i borseggi, del 19% gli scippi, del 17% i furti d’auto, del 10% i furti in abitazione, dell’11% le rapine, del 15% le truffe e le frodi informatiche e del 3,5% gli omicidi volontari. In aumento, invece, i denunciati (+5%) e gli arrestati (+10%). Sia chiaro che i numeri forniti dal Viminale si riferiscono al totale dei reati per i quali i cittadini hanno presentato denuncia: se nel 2007 avevano sfiorato i tre milioni, secondo le statistiche provvisorie per il 2008 si fermano sotto i 2,7. In aumento risultano invece le persone finite nelle maglie della giustizia: del 5% i denunciati e di quasi il 10% gli arrestati.
A Roma i reati calano del 15,8%, «un segnale positivo che deve essere una spinta per fare ancora di più», commenta il sindaco Gianni Alemanno. Milano registra una diminuzione del 9%. La graduatoria dei delitti totali in rapporto al numero degli abitanti è guidata da Rimini, immediatamente seguita da Bologna. Seguono Milano, al terzo posto, Torino, Genova, Firenze e Roma (settima in classifica). Se si guardano ai valori assoluti, a Napoli resta il record degli omicidi, 65 lo scorso anno contro i 109 del 2007. Milano registra il maggior numero di reati, seguita da Roma, Torino e Napoli.