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 2009  agosto 02 Domenica calendario

LE OSTERIE

A me piacciono gli anfratti bui

delle osterie dormienti

dove la gente culmina nell’eccesso del canto,

a me piacciono le cose bestemmiate e leggere,

e i calici di vino profondi,

dove la mente esulta,

livello di magico pensiero.

Troppo sciocco è piangere sopra un amore perduto

malvissuto e scostante,

meglio l’acre vapore del vino

indenne,

meglio l’ubriacatura del genio,

meglio sì meglio

l’indagine sorda delle scorrevolezze di vite.

Io amo le osterie che parlano il linguaggio sottile della lingua di Bacco
E poi nelle osterie ci sta il nome di Charles scritto a caratteri d’oro.