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 2009  agosto 01 Sabato calendario

GF, TUTTI INSIEME DISPERATAMENTE


Ho fatto i provini al Grande Fratello. Per cambiare la mia vita. Per dimostrare quanto valgo ai miei genitori, al mio ex marito/moglie, agli amici che mi sottovalutano, agli amici che credono in me. Ho fatto i provini al Grande Fratello. Per dare un futuro ai miei figli. Per diventare famoso nel mondo del cinema/della tv/dello spettacolo. Per divertirmi. Per divertire. Perché sono agli arresti domiciliari, spacciavo droga, e voglio rimettermi in gioco. Per respirare dopo un anno di convivenza. Per dimostrare al mondo che posso stare con una donna di 23 anni più vecchia di me. Perché sono stato un adolescente difficile. Perché i miei genitori si sono separati. Perché mio padre è scappato di casa. Perché ho sorpreso mia madre a letto con uno. Perché sono italo-bulgaro-americano, parlo tre lingue, ero ricco da piccolo e povero da grande, e così non va. Per restaurare i templi indiani dell’amore. Per aiutare la mia famiglia. Per comprare un garni. Per trovare un moroso. Perché sono intelligente. Perché sono intraprendente. Perché sono un musicante.
Jesolo, dopo Milano e Roma sede di «open cast» per il Grande Fratello 10, da ottobre su Canale 5, sempre Alessia Marcuzzi alla conduzione. La macchina da guerra del programma è imponente; essendo la scelta dei personaggi da introdurre nella Casa l’elemento fondamentale, la ricerca comincia mesi prima, e anzi questa volta non hanno neanche troppo tempo. Negli appuntamenti dell’estate si sono viste oltre 10 mila persone, molteplici i mezzi di reclutamento. Ci sono i provini nelle discoteche, nei centri commerciali, ci sono inviati della produzione Endemol che «fanno scouting», cioè girano l’Italia fiutando il Buon Concorrente, c’è il sito. L’ultimo vincitore, il montenegrino Ferdi, fu trovato proprio in un «open cast», a Rimini. Selezionatore, ruolo strategico: un po’ negoziatore, un po’ terminator, fa la scrematura nel mare degli aspiranti, coglie il lampo della personalità funzionale, opera la prima scelta su crinali spesso impervi. Se uno vuol partecipare al GF deve essere motivato. Ma nemmeno troppo. Perché il passo verso il fanatismo e la mitomania è breve e traditore.
Succede così. Due giorni di provini, dalle 15 a mezzanotte. Persone in coda fin dal mattino. Tutti molto composti, come a un colloquio di lavoro. Ridono abbastanza. Qualcuno, Francesco e Daniela, si innamora. Qualcuno ha dormito in macchina. Qualcuno è al mare, passa davanti al tendone del «GF City», e per curiosità si cimenta. Per cimentarsi, bisogna compilare una scheda con gusti e motivazioni. Alla voce «scrittore preferito», uno ha segnato: Alessandro Mazzini. Di solito, i libri preferiti sono Pinocchio, L’isola del tesoro, Cuore, rodariani ricordi di scuola. Ma c’è Rosario, di Salerno, che ha pubblicato i suoi racconti, e vorrebbe che il GF lo trasformasse in uno scrittore.
Dopo aver compilato la scheda, bisogna prendere il numero e appiccicarlo sulla maglietta. Gli aspiranti sono divisi in gruppetti e smistati in tre stanze, dove si assiepano davanti alle coppie dei selezionatori: Arturo Bernardini, lo scopritore di Ferdi, e Valerio Trapasso, Elisabetta Valori e Sabrina Pioletti, Giulia Coppoli e Monica Cardarilli. A uno a uno si chiamano i provinandi. Presentati. Si presenta. Non stare là in fondo, vieni qui davanti. Viene. Non starci così addosso, vai più indietro. Va. Perché sei qui? Perché sono un caso umano. Non dicono proprio così, ma il concetto è quello. Anni di televisione hanno insegnato che il caso umano «tira» e fa spettacolo. Molte persone non giovani, molti con figli. E no, non si vergognerebbero a farsi vedere in tivù. Qualcuno non è un caso umano. Ma la tua vita non è già risolta così? No. Molti i chiamati, pochi gli eletti: chi passa queste prime selezioni, fa un provino video con uno degli autori. Qui a Jesolo c’è Omar Bouriki, che in una stanzetta torrida, praticamente una cella, approfondisce e controlla come l’aspirante possa «bucare» il video, essere personaggio. «No - dice Omar, persona, non personaggio». Umani, questi autori.