tgcom, 31/07/2009, 31 luglio 2009
TRAGICA GITA IN MONTAGNA MORTI PAP E FIGLIO DI 9 ANNI - Un trevigiano e suo figlio di 9 anni sono morti durante una escursione sul Monte Cavallo, tra le province di Belluno e Pordenone
TRAGICA GITA IN MONTAGNA MORTI PAP E FIGLIO DI 9 ANNI - Un trevigiano e suo figlio di 9 anni sono morti durante una escursione sul Monte Cavallo, tra le province di Belluno e Pordenone. A ritrovare i corpi, stamani, le squadre del soccorso alpino. L’allarme era scattato nella tarda serata di ieri dopo una segnalazione dei familiari che non gli avevano visti tornare. Le vittime sono Stefano Dal Cin, 41 anni, e il figlio Samuele, residenti a Godega Sant’Urbano (Treviso). I due erano usciti ieri mattina per un’escursione al rifugio Semenza, nel Bellunese. Ad allertare i soccorritori la moglie di Dal Cin, 41 anni, di Godega di Sant’Urbano (Treviso), preoccupata per il prolungato silenzio del marito. Le squadre del Soccorso alpino dell’Alpago hanno subito rinvenuto l’auto dell’uomo parcheggiata in località Col Indes, dove è stato allestito il campo base, e hanno iniziato a perlustrare la val Salatis e l’area attorno al rifugio Semenza. Contestualmente sono state allertate anche le squadre del Soccorso alpino di Pordenone, dal momento che i sentieri toccano entrambe le province. Padre e figlio erano diretti al rifugio Semenza, raggiunto ieri attorno alle 13.30 - come ha detto una persona che li ha incontrati - per poi proseguire verso il monte Cavallo. Una trentina di soccorritori hanno cercato nelle zone indicate tutta la notte, salvo un’ora di pausa. Previsto anche l’intervento di altre 3 Stazioni, con unità cinofile e l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore per una ricognizione dall’alto. I soccorritori hanno individuato le salme in Val dei Sughet, nel comune di Aviano, nel gruppo del monte Cavallo e Palantina. Non si conoscono al momento le dinamiche dell’ incidente. Non si esclude pero che padre e figlio possano essere scivolati dal sentiero, precipitando per una quarantina di metri, e rotolati per altrettanti sul ghiaione. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha trasportato in quota tecnici e personale medico che ha solamente potuto constatare il decesso. Una volta ottenuto il nulla osta per la rimozione, le salme sono state ricomposte, imbarellate e recuperate con un gancio baricentrico di 15 metri.