Bruno Ruffilli, La stampa 31/7/2009, 31 luglio 2009
BEETHOVEN, SINFONIA PER ORCHESTRA E TWITTER
Ora a teatro il telefonino si accende. Con il silenziatore, beninteso, per non disturbare gli altri spettatori, ma con l’occhio fisso al display per leggere le note a margine della musica che si sta ascoltando. La sperimentazione è partita ieri alla National Symphony Orchestra di Washington, con la Pastorale di Beethoven diretta da Emile de Cou: 50 messaggi in due ore, scritti in anticipo dal maestro in persona, per spiegare il contenuto dei vari movimenti al pubblico in sala e a chi segue il concerto dal web.
L’iniziativa della Nso ricalca una pratica che nei concerti pop è già abbastanza frequente, ma di solito sono gli spettatori a inviare sms, per vederli pubblicati su un megaschermo o anche per richiedere un brano. Qui, invece, il percorso è inverso e dovrebbe servire ad avvicinare ai giovani a Beethoven. I primi sms arrivano intorno alle 20, quando mancano pochi minuti all’inizio del concerto: note biografiche sul compositore e cenni sulla storia dell’opera. I vari tweet descrivono poi i paesaggi e i suoni che ispirarono il compositore tedesco, come il risveglio della campagna, la scena al ruscello con il canto degli uccelli, i contadini in festa coi loro pifferi, il temporale, dai toni gravi di timpano e trombone (un esempio: «Nella mia partitura leggo usignolo=flauto; quaglia=oboe; cuculo=clarinetto. un mini-concerto per fiati e uccelli»).
« come un libro pop-up per adulti, scritto sia per i neofiti che per i veterani», spiega de Cou. Tutto in normalissimi messaggi di testo, lunghi al massimo 140 caratteri, che qualsiasi cellulare può ricevere, anche se ovviamente si leggono meglio con un iPhone o altri telefonini intelligenti, dotati di schermi più ampi e software specifici per Twitter. L’iniziativa non è nuovissima. Già qualche anno fa negli Usa qualche orchestra aveva provato a introdurre il ConcertCompanion, un palmare che forniva in diretta informazioni sull’esecuzione in corso. Scomodo e ingombrante, aveva un altro difetto: spesso non veniva restituito dagli spettatori a fine serata.
E così la musica classica, che sembra restia alle innovazioni, batte pure gli U2. Bono e compagni avevano annunciato un software per scaricare su telefonino canzoni e video live a ogni tappa del loro tour, forti dello sponsor Blackberry, ma al momento sul sito c’è solo un accattivante clip di presentazione. L’organizzazione del teatro Wolf Trap, dove si svolge il concerto della Nso, lavora invece a pieno ritmo, anzi già da qualche giorno ha inserito su Twitter un codice speciale con cui acquistare biglietti scontati del 50% e ieri ha lanciato (anche su Facebook e MySpace) la prossima iniziativa: un concorso per chi racconta il suo peggior appuntamento galante. In palio, una cena e due posti in prima fila per La Bohème.