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 2009  luglio 31 Venerdì calendario

CON TWITTER, ASCOLTANDO BEETHOVEN

Forse tradisce un po’ lo spirito che Beethoven aveva voluto per la sua sesta sinfonia, la Pastorale. Il compositore aveva infatti scritto nel 1808: « lasciato all’ascoltatore capire quali sono le diverse situazioni rappresentate ». Però è stata lo stesso un’idea interessante avvolgere il pubblico che ieri sera ha assistito al concerto suonato al Wolf Trap Pavillon, in Virginia, con una nuvola di pigolii digitali di Twitter, cioè di piccoli messaggi di testo che hanno spiegato punto per punto una delle composizioni più celebri della storia della musica.
Nei messaggi, arrivati ai partecipanti del concerto all’aperto grazie agli immancabili iPhone e Blackberry, i pigolii digitali di Twitter hanno raccontato l’amore di Beethoven per la vita campestre. La lieta brigata di campagnoli i cui sentimenti si risvegliano all’arrivo nella natura è stata spiegata dal direttore d’orchestra con semplicità: «Sullo spartito Beethoven ha scritto che il flauto era l’usignolo, l’oboe la quaglia e il clarinetto il cuculo. un mini-concerto di fiati e di volatili».
L’idea è di Emil de Cou, direttore d’orchestra americano al quale non manca la voglia d’innovare anche la più solida tradizione della musica classica. Dal 2003 de Cou è uno dei direttori affiliati della National Symphony Orchestra del Jfk Center di Washington e uno dei direttori del festival estivo del Wolf Trap Natural Park, uno dei luoghi nuovi e più interessanti della cultura musicale statunitense.
Nel 2007 de Cou aveva diretto il concerto sinfonico Fantastic Planet in collaborazione con la Nasa, realizzando il primo podcast scaricabile tramite iTunes per accompagnare la performance: immagini che dalle profondità delle galassie arrivano fino alla vita sulla Terra e nella profondità dei mari. In maniera ancora più sperimentale, de Cou aveva realizzato un concerto mettendo insieme le musiche di alcuni videogiochi. Infine, durante una proiezione speciale de Il Mago di
Oz dalla cui colonna sonora erano stati eliminate digitalmente le parti musicali, ne aveva suonato la sua interpretazione "live".
Come con Twitter, esperimenti. Che forse per i ragazzi d’oggi hanno già il sapore di un classico.