Luigi Bignami, la Repubblica, 31/7/09, 31 luglio 2009
ELETTRICITA’, TV E FRIGORIFERO STACCANO LA SPINA
Sono sempre di più i televisori a schermo piatto appesi alle pareti di casa. Sembrano quasi dei quadri, tanto sono belli. Peccato però, che i fili per alimentarli penzolano verso terra e di essi non se ne può fare a meno. Ma tra 18 mesi non sarà più così. Parola di Eric Giler, amministratore della WiTricity, una Società americana che sta per rivoluzionare il modo con il quale alimentare gli oggetti a corrente. Essa, infatti, si promette di trasferire a distanza l´energia elettrica eliminando così miliardi tra fili e caricabatteria (ogni anno se ne costruiscono 40 miliardi) necessari per far funzionare televisori, computer, frullatori, lavatrici o caricatori di cellulari, robot e persino macchine elettriche. Così come oggi possiamo parlare o collegarci a Internet senza l´uso dei fili, a partire dal 2011 si potrà utilizzare corrente elettrica allo stesso modo.
Giler, alla recente TEDGlobal Conference tenutasi a Oxford (Gran Bretagna), ha caricato davanti ai partecipanti un paio di cellulari di ultima generazione e ha mostrato come un televisore possa funzionare con tale sistema. La tecnologia è stata messa a punto da un gruppo di fisici del Mit (Massachusetts Institute of Technology, Stati Uniti), guidato da Marin Soljacic, il quale ha spiegato: «Il trasferimento di energia elettrica si basa sul concetto di "risonanza", che si ha quando due corpi che vibrano alla stessa frequenza, stabiliscono tra loro condizioni ideali per un trasferimento di energia. E ciò senza avere alcun effetto sugli altri oggetti che li circondano, compresi gli esseri viventi». E´ la risonanza, ad esempio, che fa esplodere un bicchiere parzialmente riempito di vino quando una cantante emette l´esatta frequenza che può raccogliere il bicchiere. Per quanto forte possa cantare sempre alla stessa frequenza gli altri bicchieri con contenuto di vino diverso non esplodono, perché non hanno la medesima frequenza di risonanza.
Anziché utilizzare la risonanza acustica, Soljacic è riuscito, sfruttando il medesimo principio fisico, a trasferire onde elettromagnetiche a bassa frequenza. Il sistema infatti, utilizza due bobine, una collegata alla fonte di energia elettrica, l´altra all´oggetto a cui deve arrivare l´energia per farlo funzionare. Le bobine possiedono la medesima frequenza di risonanza magnetica. Quando la prima bobina viene connessa con la sorgente di elettricità produce un campo magnetico che induce una risonanza nella seconda permettendo all´energia di fluire dalla prima a quest´ultima. Secondo la società WiTricity si potrà inviare indifferentemente milliwatt o kilowatt di potenza, da pochi centimetri fino a parecchi metri di distanza. Quando le due bobine trasmettitrice e ricevitrice sono a pochi metri di intervallo tra loro l´efficienza dell´energia trasmessa arriva al 95 per cento.
L´unica vera difficoltà, alla quale però si sta lavorando alacremente con risultati che si vedranno a breve, è quella di ridurre in dimensioni le bobine ricevitrici fino a farle stare in un cellulare o in strumenti molto piccoli.
Spiega Giler: «La "bobina-sorgente può essere posta dietro un muro o sotto il pavimento. Quando si accende il televisore questa trasferirà l´energia necessaria per attivarlo attraverso la bobina passiva oppure se un cellulare entrerà nel suo campo d´azione inizierà a caricarsi automaticamente».
Ci si è chiesti se ci possono essere conseguenze sugli organismi viventi. «Nessuna - ha spiegato Giler - perché gli esseri viventi e la maggior parte degli oggetti che ci circondano non subiscono alcuna interazione dai campi magnetici».