Marianna Aprile, Novella 2000, n. 30, 23/07/2009, pp. 34-36, 23 luglio 2009
Rossano Rubicondi. Era l’estate del 1999 e a Porto Cervo era ospite della contessa svizzera Francine Eternod, all’epoca 71 anni
Rossano Rubicondi. Era l’estate del 1999 e a Porto Cervo era ospite della contessa svizzera Francine Eternod, all’epoca 71 anni. Il 26 agosto Francine lo accusa di averla malmenata e segregata in casa per 12 ore. Rossano la contro denuncerà per calunnia. Francine fu assolta; Rossano patteggiò quattro mesi, coi benefici di legge. Finora questa storia era rimasta dimenticata perché ai tempi Rossano non era famoso. Ma da allora non lo si è visto spesso a Porto Cervo. *** E’ la mattina del 26 agosto 1999, quasi dieci anni fa. Francine Eternod, ereditiera svizzera di 71 anni, va al Commissariato di Polizia di Porto Cervo per sporgere denuncia. Ha gli occhi gonfi, lividi; dice di esser stata malmenata e segregata per 12 ore dal giovane amante nella camera da letto della sua villa, Sa Luna, a Liscia di Vacca. Il poliziotto di turno annota il nome: Rossano Rubicondi, 27 anni, romano, istruttore di aerobica che sogna di fare l’attore. Poche ore, e al commissariato arriva anche Rossano: abbronzato, scolpito, i capelli legati in un codino. Denuncia Francine per calunnia. La versione che i due danno dell’accaduto è discordante. Del resto hanno visioni diverse anche sul loro rapporto. Lei lo chiama «mon petit garçon», il mio ragazzetto, gli è affezionata e lo descrive con benevolenza anche dopo il fattaccio: «Meraviglioso, affabile e colto». Ma poco elegante: «Voglio chiederle i danni. Faccio l’attore, non può calunniarmi. Sto girando un film di James Ivory, The Golden Bowl, con Anjelica Huston, Nick Nolte e Uma Thurman. Devo tornare a Londra», dichiarò. Sul set ci arriverà e girerà le poche scene del suo personaggio. Ma la sua carriera stenterà a decollare. Colpa di Francine? Chi è Francine Eternod Elegante, bionda, curata, raffinata, accento francese. Gli habituè di Porto Cervo descrivono così la Eternod, che da due anni qui non viene più. anziana, da tempo è in una clinica svizzera, avendo perso la sorella, sua unica parente. Madame Francine, come si faceva chiamare, era sola. «Una storia triste», ci dice Marina di Savoia, sua grande amica. Ma la Eternod era donna anche molto generosa: memorabili i suoi pranzi nella casa di Liscia di Vacca. Ma anche quelli che offriva nei locali della zona: «Prenotava l’intero ristorante per accogliere gli amici», dice una vecchia conoscenza. Madame Francine, contessa di Pully, viveva in Svizzera, a Montreaux. Ma quando era in Costa Smeralda, per due mesi l’anno, frequentava Karim Agha Kan, che le aveva fatto scoprire questo paradiso. E lo Yacht Club Costa Smeralda, dove nel 1998 conobbe il giovane romano che l’anno seguente denuncerà. Lo Yacht Club è un posto raffinato, riservato alla parte blasonata di Porto Cervo. Chi viene qui, sa di essere tra pari. Eppure, nel 1998 la contessa Francine ci incontra Rossano. L’anno seguente, Rubicondi vuole fare le vacanze a Porto Cervo e non può permettersele. Si ricorda dell’anziana signora e le chiede ospitalità. Lei accetta, va a prenderlo all’aeroporto. «In cambio le tenevo compagnia, qualche lavoretto in casa, innaffiavo le piante, la portavo a mangiare fuori», dirà Rossano, rifiutando l’etichetta di gigolò che a Porto Cervo tutti, vedendolo con Madame, gli cuciono addosso: «Ma siamo matti? Non faccio l’amore con una che sembra mia nonna. Io gliel’ho detto: ”A Franzi’, non puoi pretendere che a 27 anni so’ l’omo tuo”». E Francine? Al Corriere (27/8/99) dichiarava: «E’ il mio Rossano, lo perdono». […] Sui giornali si possono recuperare le due versioni dei protagonisti. «E’ andato in discoteca con quattro ragazze ed è tornato ubriaco. Io ero chiusa nella mia camera da letto, ma lui è riuscito a entrare. Voleva soldi. Mi ha malmenata, è andato via con tre carnet di assegni e i due telefoni per impedirmi di dare l’allarme. Ha sbarrato la porta con una corda», dichiarava Francine. «Qualcuno lo ha drogato di nascosto, o non mi spiego tanta violenza: credevo mi ammazzasse». «Non potrei mai alzare le mani su una signora che potrebbe essere mia nonna», si difendeva lui. «La stavo ad ascoltare, le facevo passare il tempo. Lei deve aver capito male. Non ho preso soldi né regali, anzi le ho prestato 200 mila lire e ho pagato la cena». […] La vicenda si risolse al tribunale di Tempio Pausania con l’assoluzione di Francine dall’accusa di calunnia e con Rossano che patteggiò una condanna a 4 mesi, con la condizionale. La vicenda però conferma il debole di Rossano Rubicondi per le signore mature. Prima di Francine, infatti, aveva avuto un flirt con Valerie Campbell, mamma di Naomi, 20 anni più grande di lui. E dopo, nella sua vita è entrata Ivana, 23 anni di più.