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 2009  luglio 30 Giovedì calendario

CON ETO’O E BALOTELLI IN ATTACCO L’ INTER SFIDA LA STUPIDIT


«Mi trattano come una scim­mia, e ho celebrato il gol come una scimmia». Il 13 febbraio 2005, allo sta­dio della Romareda, i tifosi del Real Sara­gozza stanno tempestando di «buuuuu» il centravanti del Barcellona, Samuel Eto’o. E lui cosa fa? Segna e poi, invece di esultare in modo classico, imita le moven­ze di una scimmia. Così la vittoria 4-1 in trasferta dei blaugrana finisce per diventa­re un dettaglio.

Anche i cori razzisti dei ti­fosi della Fiorentina contro Mario Balotelli, il 14 aprile 2008, restano solo un fasti­dioso dettaglio in una partita che lui stesso chiude, se­gnando il gol del 2-0. una scelta di Mario, che detesta parlare di faccende come questa. E infatti, da ragazzo coerente, il 2 marzo di que­st’anno segna il rigore del 3-3 sotto la cur­va degli ultrà romanisti e invece di esulta­re si mette il dito sulla bocca, invitandoli al silenzio. Si scoprirà così che fino a quel momento da quello spicchio di San Siro si erano uditi simpatici coretti come «Negro di m...» o il più elaborato «Non esistono negri italiani» (il «buuuuu» a ogni tocco di palla lo diamo per scontato, ma non de­v’essere sembrato sufficiente). Ora: nella stagione calcistica che sta per cominciare, ci sono discrete probabilità che l’attacco dell’Inter sia formato da Samuel Eto’o e Mario Balotelli (con Diego Milito). A me­moria, non si ricorda una squadra italiana con un attacco così «africano». La cosa tri­ste è essere qui a rilevarlo non per analiz­zarne la novità tecnica, ma per ipotizzare quali reazioni orrende possa suscitare su­gli spalti di casa nostra.

Sarà un caso, ma l’espe­rimento è opera dell’Inter­nazionale di quello stesso Massimo Moratti che, tra i suoi primi acquisti, volle l’inglese di colore Paul In­ce e che, negli anni, ha fat­to indossare il nerazzurro a giocatori di oltre 30 na­zioni, senza contare la new entry del bielorusso Hleb. Il suo mancato arrivo, però, ha fatto risalire le quotazioni del brasil-portoghe­se Deco. Che non è solo un pupillo di Mou­rinho. Era anche in campo il 13 febbraio 2005 a Saragozza, con la maglia del Barcel­lona. Eto’o lo ringraziò pubblicamente: «Ha fatto la scimmia insieme a me ed è bianco». Fine dei consigli per gli acquisti.