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 2009  luglio 29 Mercoledì calendario

VILLE, 17 ANNI DI ROSSO PER SILVIO


Non si può certo dire che quello delle sue ville sia stato un giro d’affari fiorente. Tutt’altro. Arcore, Macherio e la tanto decantata e discussa villa Certosa in Sardegna. Negli ultimi 17 anni sono stati più dolori che gioie, almeno da un punto di vista finanziario. Lo si constata, non senza qualche sorpresa, confrontando i bilanci dal 1992 al 2008 dell’Immobiliare Idra, la cassaforte in cui il premier, Silvio Berlusconi, custodisce i suoi gioielli immobiliari. L’esercizio chiuso il 31 dicembre del 2008 è soltanto l’ultimo capitolo di una serie sterminata di predite. Si tratta di 6.118.340 euro che sommati ai precedenti segni meno, appunto dal 1992 a oggi, restituiscono un totale di perdite da 80.180.050 euro, di volta in volta ripianate. Nell’ultimo quinquiennio, soltanto per aggiungere un altro elemento, la perdita di 6,118 milioni di euro è stata seconda soltanto rispetto al rosso di 6,661 milioni fatto registrare nel 2002. Ma fosse soltanto questo. Le perle immobiliari del presidente del consiglio costano terribilmente. Giardini, manutenzioni, riparazioni e adeguamenti in questi ultimi 17 anni hanno drenato risorse spaventosamente grandi. E non più di tanto può consolare il fatto che al 31 dicembre del 2007 il valore di terreni e fabbricati fosse iscritto in bilancio per 191.937.345 euro. Certo, l’incremento di valore rispetto al 1992 è stato netto. In quell’anno, infatti, gli immobili erano stimati in 41.875.272 euro. L’aumento allora, per arrivare ai giorni nostri, è stato di 150.062.072 euro. Peccato però che alla stessa data l’Immobiliare Idra risultava gravata da debiti verso soci finanziatori, ovvero verso Berlusconi stesso, per 163.039.037 euro. Una montagna di soldi, che per il premier, per carità, non ha mai rappresentato un problema insormontabile, ma che ha indiscutibilmente appesantito le performance societarie della sua cassaforte. Il resto è storia della più stretta attualità. I festini a villa Certosa in Sardegna, le polemiche che si sono addensate sul presidente del consiglio, le voci sulla presunta volontà di Berlusconi di liberarsi proprio del suo gioiello sardo. Quasi una testimonianza della sua volontà di chiudere un capitolo della storia recente che gli ha regalato soltanto amarezze. E che gli è costato anche un sacco di quattrini.