Emilio Gioventù, ItaliaOggi 29/7/2009, 29 luglio 2009
CRISI, VINCE L’OTTIMISMO
C’è luce in fondo al tunnel della crisi. quella che cominciano a vedere i commercianti italiani. Sono i primi segnali di ripresa, quelli che vede la distribuzione italiana il cui atteggiamento è oggetto di una indagine nazionale sull’andamento del mercato e sul credito al consumo in Italia. Ricerca effettuata dall’Ispo (Istituto di studi sulla pubblica opinione), diretto da Renato Mannheimer, e commissionata da Agos Spa. Dal 3 al 22 giugno sono state raccolte 580 interviste via web (Cawi) autocompilate da un campione rappresentativo della piccola e grande distribuzione nazionale. Oggetto dell’indagine sono state le previsioni per il futuro sull’andamento dei consumi in Italia, sull’andamento del credito al consumo e le percezioni dei commercianti di fronte ai primi segnali di frenata della crisi.
Ebbene, il 47% del campione si aspetta nei prossimi mesi un miglioramento dei consumi (per il 43% migliorerà e per il 4% rimarrà come ora). L’ottimismo trova piede soprattutto tra i più giovani (il 13%), alberga soprattutto nel Nord Ovest e nel Sud (rispettivamente il 5% e il 7%) e strappa un sorriso in particolare nel settore dei complementi d’arredo (+6%). Si assottiglia anche la fetta dei pessimisti rispetto al 73% dei casi rivelati a marzo. E per un effetto domino gli intervistati si mostrano fiduciosi verso il futuro della propria azienda: per il 40% del campione la situazione economica migliorerà, resterà invariata e quindi positiva per il 19%. Nella precedente rilevazione i fiduciosi erano soltanto il 44%.
Stabile, e di questi tempi non è male, la situazione relativa al comparto del credito al consumo. A dire del sondaggio Ispo-Agos «è il 23% degli intervistati (circa un commerciante su 4) ad avere percepito una crescita, magari contenuta, ma comunque positiva del comparto negli ultimi mesi». E improntate alla stabilità sono le aspettative per il futuro: stabile il ricorso al credito al consumo per il 44% del campione mentre il 30% si aspetta una leggera crescita.
In ogni caso il sondaggio dice che «la maggior parte degli intervistati (44%) si aspetta che la crisi duri ancora per un anno», il 14% si dà massimo 6 mesi di tempo. Comunque, la stragrande maggioranza degli intervistati (il 73%) ha letto sui giornali o sentito in televisione parlare di primi segnali di ripresa dalla crisi economica. Questo perché, almeno per il 68% dei commercianti, «le istituzioni hanno deciso di cominciare a lanciare messaggi di ottimismo al paese», il 22% degli intervistati, invece, ritiene che a spingere i media sia stata la gente che «ha cominciato ad avere un atteggiamento più positivo nei confronti della crisi». In ogni caso, quasi tutti i commercianti (il 91% degli intervistati) ritengono fondamentali le scelte dei governi e delle istituzioni per uscire dalla crisi. Ovviamente conta (molto o abbastanza per il 73%) l’iniziativa privata delle singole aziende e delle persone.
Messa così sembra che la crisi faccia meno paura , sintetizza la ricerca dell’Ispo. E viene da crederci se a dirlo sono i commercianti italiani più portati la pessimismo che al timido ottimismo.