Danilo Taino, Corriere della sera 29/7/2009, 29 luglio 2009
VACANZE IN AUTO BLU MINISTRA TEDESCA IMBARAZZA LA SPD
Mercedes rubata in Spagna: è un caso
BERLINO – In Germania, la fortuna non è socialdemocratica di questi tempi. Un ladro d’automobili spagnolo ha fatto venire alla luce quello che altrimenti non si sarebbe probabilmente mai saputo: che la signora ministro della Sanità, Ulla Schmidt, della Spd, è in Spagna in vacanza ma con l’auto blu e lo chauffeur di Stato. Molto imbarazzante. In sé, però, non un disastro. Senonché, lo scandalo che ne è seguito ha gettato nello sconforto la leadership del suo partito: domani, la Spd ha intenzione di lanciare la campagna elettorale per le elezioni del 27 settembre presentandosi come il solo difensore degli interessi dei cittadini in un periodo di crisi economica; ora, farà una certa fatica.
La signora Schmidt è regolarmente andata nei pressi di Alicante in aereo, a sue spese. Dal momento che però, durante il soggiorno, aveva alcuni incontri di lavoro, ha chiesto all’autista di raggiungerla con la limousine in dotazione al suo ufficio, una Mercedes S. Si tratta di 2.837 chilometri dal suo appartamento berlinese alle vicinanze della Costa Brava. I topi d’auto, attratti da un’automobile da 90 mila euro, sono però entrati nella stanza d’albergo dell’autista, gli hanno rubato le chiavi e se ne sono andati in Mercedes. Il tutto è entrato nelle cronache, nere e poi politiche. Imbarazzo: in Germania non si usano proprietà dello Stato a scopi personali. La legge non è infranta, in quanto la ministra aveva in effetti alcuni incontri con gli anziani tedeschi della Costa Blanca e ha pagato di tasca sua gli spostamenti personali. Ma in Germania l’avere fatto spostare limo e autista dal Nord a Sud e da Est a Ovest dell’Europa ha creato irritazione. I cristiano-democratici gongolano. I Verdi chiedono conto non solo delle spese sostenute ma anche dell’impronta ecologica lasciata dal doppio viaggio aereo-automobile.
Frau Schmidt si è difesa. Dice che portarsi da Berlino auto e autista è «più economico» che affittare l’una e l’altro in loco. In realtà, ieri si è saputo che il costo del viaggio dell’auto blu per i contribuenti tedeschi è nell’ordine dei diecimila euro: piuttosto di più di una tariffa spagnola per un servizio auto+chaffeur, ancora di più del costo di un’auto della diplomazia tedesca già in Spagna.
Pare che Frank-Walter Steinmeier, il candidato socialdemocratico che sfiderà Angela Merkel alle elezioni del prossimo 27 settembre, sia molto irritato. Anche perché la linea di difesa della Spd non è stata granché. Ancora ieri, il numero uno del partito, Franz Müntefering, non ha trovato niente di meglio da dire che «Ulla Schmidt ha già dovuto vivere con i pregiudizi molte volte».
Il fatto è che lo scandalo ha tolto la sabbia sotto i piedi di Steinmeier. Il candidato Spd aveva appena preso di sorpresa tutti quando ha fatto sapere che domani presenterà il suo team elettorale e di fatto inizierà la campagna per le elezioni: Frau Merkel è in montagna e si pensava che anch’egli sarebbe partito per la sua casa in Alto Adige. Invece, visti i sondaggi che vedono la Spd perdente, ha rinunciato al riposo e ha cercato un contropiede per recuperare consensi rispetto al misero 21% di voti che il suo partito ha raccolto alle elezioni europee. Ora però la conferenza di domani rischia di essere una partenza con flop, il Limogate ha cambiato il clima intorno ai socialdemocratici. Ha un problema con le vacanze, la Spd.