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 2009  luglio 27 Lunedì calendario

IL BUCO NERO DELLA CALABRIA DEBITO SHOCK DA 1,7 MILIARDI


Il governatore Loiero: "Ora un piano lacrime e sangue"

Pressing del governo sulla Regione: entro il 13 settembre le misure anti-deficit
La Giunta affida ad un magistrato la gestione degli appalti. Molte le strutture chiuse

CATANZARO - E´ il 13 settembre 2009 la data chiave che consentirà di capire il futuro della sanità calabrese. Entro quel giorno - dice il governo - la Regione dovrà presentare a Roma il Piano di rientro dai debiti pregressi. Un miliardo e 750 milioni nelle stime della Kpmg, la società di consulenza mandata da Palazzo Chigi a mettere ordine nei conti del sistema sanitario più sfasciato d´Italia. Settore nel quale a debiti da capogiro corrispondono servizi altrettanto pessimi.
La Calabria è in fondo a tutte le classifiche. I posti letto per anziani sono 267 posti ogni 100.000 abitanti, a fronte di una media nazionale di 1270. E si moltiplicano anche i "viaggi della speranza" dei pazienti, sempre pronti a farsi curare al Nord o comunque in altre regioni. Questa terra ha un indice di attrazione (dei pazienti) pari a 2,92 e di fuga dell´14,86, con un saldo negativo vicino al 12. Dai centri di cura pubblici regionali si scappa. E´ sempre stato così, da decenni, e lo è ancora di più dopo le tragedie degli ultimi anni. Dal gennaio 2007 a oggi si contano una decina di casi costati la vita ai pazienti. Sono spesso ragazzini come Federica Monteleone ed Eva Ruscio che le accuse processuali dipingono come vittime delle inefficienze dell´Ospedale Jazzolino di Vibo Valentia. O come Fabio Scutella che in provincia di Reggio Calabria è morto dopo avere atteso per ore un´ambulanza del 118.
In questo scenario, fino al 2007 non si aveva neppure idea dell´entità del debito. I numeri sono venuti fuori quando il governatore Agazio Loiero ha messo mano ad una prima riorganizzazione, riducendo la miriade di Asl e Aziende ospedaliere (16) in 9 tra Aziende provinciali (Asp), ospedaliere e sanitarie. Quando iniziarono ad essere accorpate le carte, affiorò il disastro. Nel novembre 2008, su proposta dell´allora assessore Doris Lo Moro, la Giunta ha preso atto di un buco stimato in 850 milioni. E sulla base di questo si è preparato un primo piano di rientro. E mentre il ministro Livia Turco nominava un commissario straordinario per l´emergenza, il primo piano è stato bocciato dal governo Prodi, perché non c´era «corrispondenza tra i numeri in possesso del ministero e quelli della regione». Serviva insomma una verifica più puntuale.
Loiero ha chiesto aiuto a Roma e strappato un finanziamento per 286 milioni, finalizzato alla realizzazione di quattro nuovi grandi ospedali, necessari a chiudere la miriade di piccole strutture. In più il 23 ottobre 2007, Regione e ministeri della Salute e dell´Economia hanno concordato una «ricognizione sullo stato dei conti», da farsi entro 60 giorni con il contributo di un advisor indicato dal ministero dell´Economia. La Ragioneria dello Stato ha individuato solo nel settembre 2008 l´advisor nella Kpmg, che accerterà un debito di 1 miliardo e 750 milioni. E´ il 2 luglio scorso. Di questi, l´85% è imputabile alle gestioni di centrodestra precedenti al 2005. Il 6 luglio arriva, infine, la diffida del governo che intima alla Regione di predisporre entro 70 giorni (inizialmente erano 30), un piano di risanamento. Pena il commissariamento.
Ora si lotta contro il tempo. Oltre al risanamento del pregresso, la Giunta si propone di annullare (tempo 36 mesi) anche il deficit corrente che si accumula ogni anno. E´ pari ad altri 200-250 milioni di euro. I funzionari della sanità calabrese lavorano con il supporto dell´Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), di Kpmg e della Regione Toscana (Errani sottoscriverà il piano, con Loiero)
Il governatore calabrese si dice fiducioso, pur consapevole delle difficoltà: «Non sarà facile, sarà un piano di lacrime e sangue per i calabresi, ma dobbiamo essere responsabili e seri. Qui le cose devono cambiare, ci stiamo già provando». E spiega: «In primavera è stato reintrodotto il ticket sui farmaci e sul Pronto Soccorso, codice bianco e codice verde. E´ già attiva la Stazione unica degli appalti, la Sua, guidata da Salvatore Boemi, un magistrato che viene dalle esperienze dell´anti-mafia. E´ stata aumentata l´Irap e confermata l´Irpef nelle misure massime consentite». Scelte difficili sono poi all´orizzonte: «Saranno chiuse numerose strutture e 18 ospedali saranno riconvertiti in centri di lungodegenza, riabilitazione o assistenza territoriale». Il governatore promette: «Chiederò alla mia gente di stringere i denti, ma non posso lasciare al mio successore, chiunque esso sia, il disastro ereditato».